Anche se con un po’ di ritardo, ecco giungere sulle nostre pagine questo lavoro degli emiliani Valerian Swing. Il trio taglia il traguardo del terzo album grazie alla collaborazione di quattro etichette, tra cui l’italiana To Lose La Track (Riviera, Havah, Chambers, Quasiviri, Marnero), e all’aiuto dell’amico Andrea Sologni (Gazebo Penguins, Giardini Di Mirò), che per quest’occasione partecipa attivamente anche su alcune tracce, dividendosi tra synth, Fender Rhodes e cori. Una mezz’ora piena, compatta: artwork a cura di SoloMacello e otto brani che spaziano tra post-rock e progressive. Aurora è un continuo gioco di contrasti, nonostante le strutture pop contribuiscano a fissare ben saldi in mente refrain come quello del brano d’apertura o di “Scilla”. Sul lato B spiccano i momenti di alta tensione come “In Vacuum” o quelli più introspettivi e rilassati (“Calar Alto”). Alcune volte sembra che manchi qualcosa e che le splendide armonie sparate a velocità folli facciano perdere di mordente all’intero lavoro, per fortuna il minutaggio stempera il tutto salvandoci in extremis da questa spiacevole sensazione. Un trio compatto che sa come giocare le proprie carte e che terremo sempre d’occhio.
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