Bologna, 23 febbraio 2014 -
Saro’ breve come sapete io “non so parlar d’amore”, quindi non mi cimenterò in sviolinate a Red Ronnie che non ha bisogno di presentazioni, a lui posso dire solo “grazie” per il messaggio che lancia ogni volta dal suo Programma in streaming Roxy Bar, a supporto della musica e di un modo di fare musica “vera”, rigorosamente live in cui unico protagonista è il vero talento, musicalmente “completo”, quello che trasmette emozioni palpabili con una voce, con un suono o con le due cose insieme. Al Roxy Bar ci si arricchisce culturalmente, musicalmente e umanamente, ogni volta una riscoperta di sonorità, artisti non solo musicali, spesso lontano dai target televisivi e dello showbusiness, eppure artisti di prim’ordine,” robba” per chi se ne intende insomma, della vecchia e della nuova generazione.
Questa volta al Roxy Bar di Red Ronnie, c’ero anche io, volo diretto andata e ritorno trovato all’ultimo momento, una toccata e fuga ma ne è valsa la pena. Bello l’impatto scenografico dello studio dal sapore “intimo” salottiero, moderno e retrò insieme dove tutto si svolge in “naturalezza” nulla di preparato o come si dice “studiato a tavolino”. Ottima l’organizzazione nel richiamare alle regole in modo fermo ma cortese e il padrone di casa iperattivo nel destreggiarsi disinvolto tra la tastiera del cellulare e quella del computer. Nella puntata di sabato 23 febbraio continua la carrellata di ospiti che offre il Programma di volta in volta, alcuni già transitati come Bobby Solo e Valerio Scanu ma, per la prima volta accompagnato dalla sua band.
GLI OSPITI: Bobby Solo, che ha festeggiato i 50 anni dall’uscita della canzone che lo ha reso celebre “Una lacrima sul viso”; Jack Jaselli, cantautore dell’underground milanese, chitarrista e autore, è cresciuto girando il mondo e ha suonato a fianco di numerosi artisti (Ben Harper, Gavin Degraw, Fink, Lewis Floyd Henry, The Heavy, Giusy Ferreri, Alberto Camerini) ; Antonella Lo Coco, terza classificata della quinta edizione di X-Factor e punta di diamante della squadra di Arisa; Marco Di Maggio, chitarrista “rockabilly” di fama mondiale che arrivò in finale al Trofeo Roxy Bar nel 1995. Che dire? tutti superlativi e fortemente coinvolgenti, impossibile stare fermi sulla sedia e poi, Stefano Gentile, pittore surrealista del mondo Nerd.
Per gli emergenti: Io Non Sono Bogte di Roma, I Misteri Del Sonno di Lecce e Maria Devigili di Bologna che hanno partecipato al Trofeo Roxy Bar.
Io mi soffermerò, come prevedibile, su quello che è il “leit-motiv” del nostro blog: Valerio Scanu che si è esibito in un mini live che, decido per questa volta , di riassumere in un tweet, che dice più di tante parole:
@Valerio_Scanu live on stage e siamo tutti ipnotizzati #SCANUROXYBARFELTRINELLIFUORI
Notevoli infatti le interpretazioni di Valerio Scanu della cover della Hudson “And I Am Telling You I’m Not Going” e di quella improvvisata eseguita nella JamSession finale, sul palco con Bobby Solo, “My Way” di Frank Sinitra, esibizioni che gli valgono due standing ovation e i complimenti di Bobby Solo che lo definisce “Artista n.1″ .
FELTRINELLI: Ieri si è pure conclusa la vicenda del boicottaggio Feltrinelli ai danni del cantante, nessun accordo, nessun abbraccio solo altre tessere stracciate in diretta e la consapevolezza che le prese di posizione della Feltrinelli e delle Radio facciano parte di un disegno preordinato e di una regia che parte dal mondo discografico notoriamente orientato alla repressione.