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Valle di Antrona. Quando la natura è maligna.

Creato il 01 ottobre 2013 da Il Viaggiatore Ignorante

Valle di Antrona. Quando la natura è maligna.
Siamo abituati a considerare le bellezze della natura.
Alcune volte ci imbattiamo in eventi naturali che portano morte e distruzione, ma dimentichiamo presto ed andiamo avanti.Forse è giusto così.
Vi è una valle la cui storia è stata profondamente mutata da un evento naturale che ne ha modificato gli aspetti estetici ed umani. Si tratta della Valle Antrona è del lago posto nelle vicinanze dell'abitato di Antronapiana, che non è sempre esistito, non è sempre stato li.Siamo nel 1642.Una frana di dimensioni eccezionali si stacca dalle pendici del monte Pozzuoli.La frana corre veloce compiendo un salto di oltre mille metri e travolgendo tutto quello che trova sul suo percorso.Travolge case e stalle, porta distruzione e morte.Le vittime, secondo resoconti dell'epoca, oscillano tra i 95 ed i 150, stima alquanto attendibile; molti di questi erano bimbi.Sempre secondo i resoconti storici solamente tre persone furono estratte vive dalle macerie.Anche la parrocchiale di San Lorenzo, appena costruita, fu distrutta e ricostruita qualche anno dopo ampliando l'oratorio di San Rocco.Ma la natura ha sempre un suo disegno anche quando porta morte.
Valle di Antrona. Quando la natura è maligna.
La frana finisce la sua terribile corsa nel letto del fiume Troncone, ne ostruisce il corso e forma un lago di dimensioni notevoli.Il lago è quello chiamato comunemente di Antrona, ed è il primo che si incontra risalendo la valle dagli abitati dell'Ossola.
Valle di Antrona. Quando la natura è maligna.
Come possiamo raggiungere il lago di Antrona?
Si prende superstrada Gravellona Toce - Sempione, si procede sino all'uscita di Villadossola e si seguono i cartelli per la Valle Antrona; si superano gli abitati di Montescheno, Seppiana e Viganella e si giunge ad Antronapiana dove sulla sinistra vi sono le indicazioni per il lago.
Valle di Antrona. Quando la natura è maligna.
Valle di Antrona. Quando la natura è maligna.
Parcheggiata l'autovettura si procede superando un ponte tenendo il lago sulla destra e ci si immette nel sentiero che costeggia il lago stesso. Si prosegue sempre sulle rive del lago per giungere alla cascata molto coreografica. Lungo il sentiero vi sono diverse aree attrezzate per il pic nic e per il campeggio. Il giro del lago dura al massimo una ventina di minuti e non costa nessuna fatica in quanto il terreno è completamente pianeggiante; a metà del percorso sulla sinistra si vede il sentiero che in circa una mezzora porta alla diga del lago di Campiccioli.
Fabio Casalini.


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