10 buoni motivi per essere cattolici
“Viviamo in un continuo cicaleccio, in un rumore di fondo fatto di
stupidaggini. Qualcuno cerca di ingannarci, di farci credere che non
siamo cristiani. Perché? Perché un cristiano non ha paura. E questo
mondo è dominato dalla paura. L’Apocalisse è diventata la cifra del
futuro. Ma apocalisse, in greco, vuol dire rivelazione”.
Tullio Avoledo
Esce il 17 giugno il nuovo libro della collana “Dieci!”. Il titolo, provocatorio e sbarazzino allo stesso tempo, è 10 buoni motivi per essere cattolici. L’hanno scritto Valter Binaghi e Giulio Mozzi. La prefazione è di Tullio Avoledo.
Perché questo libro? Perché non c’è religione, nell’Italia d’oggi, che sia sconosciuta quanto il cattolicesimo. Ha dentro storie più belle di quelle della New Age, il suo calendario di festività e di ritualità è diventato il calendario nazionale, in continuazione siamo urtati o soddisfatti per le prese di posizione della gerarchia che sta in Vaticano, e tuttavia… Tuttavia non sappiamo bene cosa c’è scritto nella Bibbia, il librone che contiene una delle storie d’amore più grandi di tutti i tempi: quella tra il Creatore e le sue creature. Storia d’amore maestosa, piena di alti e bassi.
Ecco allora che 10 buoni motivi per essere cattolici è centrato sull’immaginario cattolico, sulle vicende che racconta e su come queste vicende hanno a che fare con noi. Ci volevano due narratori eccellenti, Valter Binaghi e Giulio Mozzi, per affrontare questa sfida. Ci voleva uno scrittore come Tullio Avoledo, grande manipolatore di immaginari, per fare la prefazione. E infine era buona cosa che si affidasse a un giovane artista bolognese di talento come Matteo Nannini, la cui pittura è tutta votata alla realtà, la copertina.
Valter Binaghi e Giulio Mozzi – 10 buoni motivi per essere cattolici – prefazione di Tullio Avoledo – Laurana editore – collana: Dieci! – pp. 144 – euro 11,90