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Valutazioni

Creato il 16 febbraio 2013 da Xab @Xabaras89

Voti nelle recensioni

si, ho pensato al buon vecchio zio Hojo di finalfantasettiana memoria


Fermo restando che questo mio discorso potrebbe essere applicato in altri contesti ben più importanti (quali le valutazioni scolastiche, per esempio), voglio spiegare senza troppi giri di parole del perché nella mia "carriera" di recensore non ho mai usato voti , ne numerici (classica scala da 1 a 10) ne d'altro tipo
Questa è una scelta che inevitabilmente mi ha da sempre precluso un enorme vantaggio: il colpo d'occhio, la facilità d'identificare immediatamente un giudizio, una cosa che non nego io stesso ho sempre cercato nelle varie riviste di settore (principalmente The Games MachineGiochi per il Mio Computer)
Ma allo stesso tempo vado molto orgoglioso del fatto di non aver mai ceduto a questo stilema:
Voti nelle recensioni
Anzitutto è una caratteristica che si applica troppo spesso quasi esclusivamente al mondo del videogame, che paradossalmente (vista la sua stessa, variabilissima natura) è uno dei meno "sintetizzabili"
Prima di tutto pochi altri settori (forse nessuno?) sono tanto soggetti all'età quanto i videogiochi:
Prendiamo una canzone del '73 piuttosto che una del '92, o un film dell'85 piuttosto che uno del 2000
Ci sono notevoli differenze di produzione, mezzi e quant'altro, certamente
Ma non sono minimamente paragonabili a quelle abissali del videogame: è il caso di dire quanto abbia cambiato il modo di intendere il medium il balzo da 2d a 3d, o anche solo l'introduzione di nuove console e sistemi? Il gap generazionale ha un peso indescrivibile a livello d'esperienza per il giocatore
Arte nei Videogames
Non trovo perciò onesto valutare con gli stessi criteri e quindi gli stessi voti due titoli lontani generazioni, men che mai quelli epocali che le suddette generazioni le hanno segnate in modi e tempi completamente diversi.
Stesso discorso vale per generi, piattaforme e parametri funzionali al gioco stesso: trovo inconcepibili statistiche generaliste come "Longevità, Grafica" applicate allo stesso modo ad un Gioco di Ruolo piuttosto che ad un'Avventura Grafica o un Picchiaduro, per non parlare poi dei titoli esplicitamente dedicati al settore mobile! ( Locoroco è un prodotto anagraficamente "nextgen", pensato e costruito su una determinata piattaforma e letteralmente invalutabile, se non utilizzando dei canoni pensati appositamente per lui)
Ed è un discorso valido anche se si parla dello stesso genere, che senso ha valutare The Elder Scrolls Skyrim con il metro di giudizio usato per un Dragon Age: Origins ? Sono entrambi RPG, entrambi di stampo occidentale, ma provenienti da scuole totalmente diverse e con un approccio all'esperienza di gioco distante come il giorno e la notte
Arte nei Videogames
Per non parlare dell'impossibilità di fare una vera e propria media per moltissime realtà
Il mio metodo preferito per amor di sintesi (tentando di ricrearla almeno un poco) è quello di fare delle classiche minipagelline con pregi e difetti elencati a seconda del titolo in questione, tentando di essere brevi e rappresentativi per quanto possibile
Mi rendo conto che non è un'alternativa sufficiente al sopracitato colpo d'occhio, ne lo sarà mai, ma lo ritengo un metodo di valutazione più onesto, rispettoso e spesso anche più efficiente

Infine ribadisco che, a mio parere, il modo migliore per giudicare un'opera è evitando paragoni e metriche preconfezionate (spesso in binari tremendamente limitativi) e prendere in considerazione semplicemente l'opera stessa e quanto ha (o non ha) di buono e cosa avrebbe potuto avere in più per enfatizzare la sua personale forma d'esperienza di gioco
Scritto originariamente il 10/02/2012

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