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Vampiri psichici

Da Mcnab75

 Vampiri psichici

Da parecchio tempo non ne parlo più, ma in realtà è difficile, difficilissimo liberarsene del tutto.
Alludo ai vampiri psichici, che non sono mostri di qualche libercolo young adult, né protagonisti di un film della Hammer, bensì pericoli molto concreti, persone che ciascuno di noi rischia di incontrare (anche più volte) nel corso della vita.
Qualcuno li chiama anche vampiri energetici o vampiri mentali, ma in realtà il termine “psichici” rende di più l’idea.
Interagiamo con loro quasi ogni giorno, spesso e volentieri in maniera del tutto involontaria e solo per pochi attimi. Nei casi più sfortunati i vampiri in questione sono invece nostri parenti, colleghi di lavoro, d’ufficio, amici.
Non sono creature sovrannaturali, né temono il sole o il classico paletto di frassino. In realtà molti “psichici” non sanno nemmeno di essere ciò che sono. Quelli che invece sono consapevoli del risucchio energetico che provocano a chi gli sta accanto, ecco, loro fanno davvero paura.
Ma cos’è esattamente un vampiro psichico?

La descrizione che ne da il sito digamma.com è abbastanza accurata:

Il vampiro energetico si nutre dell’energia altrui, della forza vitale dei suoi simili. È una creatura che ha bisogno di sottrarre energia perché non è soddisfatta di sé e ritiene di non avere riserve proprie per affrontare il mondo che la circonda. È qualcuno che, ancora in vita, si sente già ‘morto’, perché è segretamente convinto di essere una nullità, e si illude di mascherare questa sua vergogna agendo in modo tale da raggirare o umiliare gli altri ad ogni buona occasione. Ogni sua azione, ogni sua parola, ogni suo atteggiamento è funzionale a un “furto di energia”.

Senza scadere nelle spiegazioni troppo esoteriche o pacchiane, preferisco semplificare il tutto asserendo che il vampiro psichico è quella persona in grado di distruggere mentalmente il prossimo, amplificando un’energia negativa di cui è portatore (consciamente o inconsciamente) e proiettandola all’esterno.
Il fidanzato oppressivo da cui non riuscite a staccarvi, anche se non provate più nulla per lui.
Il datore di lavoro che vi umilia e di cui provate una soggezione ingiustificata.
Il parente che riesce a rovinarvi la giornata con la sua sola presenza, pur senza fare nulla di particolare o di eccessivo.
L’amico che vi cambia l’umore soltanto lasciandovi un saluto su Facebook, o che rovina l’idea di un’uscita in cui parteciperà anche lui.

Ovviamente sono gradazioni molto diverse di vampirismo energetico. Si va da quella fastidiosa e nulla più a quella nociva per la nostra salute. Sfortunato colui che per qualche ragione deve convivere con uno di questi “parassiti mentali”.
Anche i danni che causano alle vittime sono di varia entità. Il livello più basso è quello dell’irritazione, della stanchezza fisica e cerebrale dovuta dall’interazione con un vampiro psichico. Salendo di step, troviamo una spossatezza diffusa e debilitante, soprattutto se il contatto col “predatore” è frequente e costante. Nei casi più gravi il vampiro è in grado di rovinare l’esistenza di una persona, caricandolo di rancore, di emozioni negative e di ingiustificati sensi di colpa. Vampiri psichici

Questi attacchi, spesso involontari, servono proprio per diluire la carica negativa che uno “psichico” si porta appresso per diversi motivi e da un periodo di tempo non necessariamente lungo. Il loro unico modo per mitigare la rabbia e il malumore di cui sono carichi è quello di “condividerlo” con le vittime, in una sorta di scambio: il vampiro trasmette mal di vivere e così facendo sottrae energie alla sua preda.

Ovviamente sto parlando di un argomento che non ha pretese di scientificità, ma che comunque viene analizzato e discusso da molti anni. Fatevi un giro su Google e vedrete che, tra i tanti eccessi e le tante derive buffonesche, ci sono molte ottime discussioni che esaminano il vampirismo psichico/energetico.
Fate mente locale, ragionateci su senza pregiudizi lessicali o culturali. Scoprirete che anche voi conoscete qualche vampiro psichico. Sperando che non sia seduto lì al vostro fianco mentre leggete questo articolo. Anche se, probabilmente, non capirebbe nemmeno di essere tirato in ballo.


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