Vanessa e Greta: sviluppi sulle ragazze rapite
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Vanessa Marzullo e Greta Ramelli non sarebbero in mano all’Isis. Questa notizia è stata confermata dall’intelligence italiano, che da fine luglio sta cercando di negoziare con i rapitori, identificati come ribelli che non rientrano nella cerchia dello Stato Islamico. Vanessa e Greta sono le due volontarie, poco più che ventenni, che a fine luglio sono state rapite in Siria.
Dopo la decapitazione del primo reporter americano da parte dei jihadisti, i servizi segreti si sono attivati per scoprire chi aveva rapito le due ragazze, data la paura che gli fosse riservata la stessa fine.
Ma questa buona notizia non conforta del tutto l’intelligence, che ora deve darsi da fare per concludere un accordo con i rapitori, prima che le ragazze vengano trasferite da un gruppo all’altro, per finire magari proprio ai militanti dell’Isis. La velocità, dunque, è un elemento fondamentale, soprattutto da quando gli USA, assieme ad numerosi altri Stati, hanno iniziato i raid aerei per bombardare degli obbiettivi precisi in Siria e Iraq.
Oltre a loro, ci sono altri quattro ostaggi, per lo più lavoratori inviata dalle loro aziende all’estero, di cui non si hanno notizie precise. Rispetto a Vanessa e Greta, per gli altri ostaggi le notizie sono molto poche, in quanto i servizi segreti non sono in grado di instaurare un canale di comunicazione con i rapitori. Nonostante l’impegno, non possono accertare se i connazionali siano ancora in vita o meno.
di Alessandro Bovo
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