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Vangelo del 14 Aprile 2013

Creato il 07 aprile 2013 da Lory663
Vangelo del 14 Aprile 2013 Salmi 30(29),2.4.5-6.11.12a.13b.
Ti esalterò, Signore, perché mi hai liberato
e su di me non hai lasciato esultare i nemici.
Signore, mi hai fatto risalire dagli inferi,
mi hai dato vita perché non scendessi nella tomba.
Cantate inni al Signore, o suoi fedeli,
rendete grazie al suo santo nome,
perché la sua collera dura un istante,
la sua bontà per tutta la vita.
Alla sera sopraggiunge il pianto
e al mattino, ecco la gioia.
Ascolta, Signore, abbi misericordia,
Signore, vieni in mio aiuto.
Hai mutato il mio lamento in danza,
la mia veste di sacco in abito di gioia,
Hai mutato il mio lamento in danza, la mia veste di sacco in abito di gioia.
Apocalisse 5,11-14.
Durante la visione poi intesi voci di molti angeli intorno al trono e agli esseri viventi e ai vegliardi. Il loro numero era miriadi di miriadi e migliaia di migliaia
e dicevano a gran voce: "L'Agnello che fu immolato è degno di ricevere potenza e ricchezza, sapienza e forza, onore, gloria e benedizione".
Tutte le creature del cielo e della terra, sotto la terra e nel mare e tutte le cose ivi contenute, udii che dicevano: "A Colui che siede sul trono e all'Agnello lode, onore, gloria e potenza, nei secoli dei secoli".
E i quattro esseri viventi dicevano: "Amen". E i vegliardi si prostrarono in adorazione.
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 21,1-19.
Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così:
si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli.
Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma in quella notte non presero nulla.
Quando già era l'alba Gesù si presentò sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù.
Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No».
Allora disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non potevano più tirarla su per la gran quantità di pesci.
Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «E' il Signore!». Simon Pietro appena udì che era il Signore, si cinse ai fianchi il camiciotto, poiché era spogliato, e si gettò in mare.
Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: infatti non erano lontani da terra se non un centinaio di metri.
Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane.
Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso or ora».
Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatrè grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò.
Gesù disse loro: «Venite a mangiare». Enessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», poiché sapevano bene che era il Signore.
Allora Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede a loro, e così pure il pesce.
Questa era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risuscitato dai morti.
Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene tu più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».
Gli disse di nuovo: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci le mie pecorelle».
Gli disse per la terza volta: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: Mi vuoi bene?, e gli disse: «Signore, tu sai tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecorelle.
In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi».
Questo gli disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E detto questo aggiunse: «Seguimi».
Meditazione
Vangelo del 14 Aprile 2013
Anche a noi, Gesù, è venuta la tentazione di fare come Pietro e gli altri apostoli, di tornare indietro, di abbandonare l’avventura della fede, i suoi rischi e le sue incertezze e di accontentarci di un’esistenza tranquilla, senza scosse e sussulti. Anche a noi, Gesù, è accaduto di tornare a casa a mani vuote dopo aver faticato tutta la notte ed è triste aver lavorato invano perché sembra di essere inutili ed incapaci. Tu ci vieni incontro, Gesù, proprio come hai fatto con Pietro e gli altri apostoli. Tu ci metti davanti alla nostra fame, alle pene e ai fallimenti, ma non lo fai per umiliarci. Ci chiedi di tornare al largo, abbandonando le nostre presunzioni, per fidarci unicamente di te, per gettare le reti dove tu vuoi. E noi assistiamo all’imprevisto una pesca abbondante, un raccolto mai visto prima, un successo del tutto inimmaginabile. Abbiamo bisogno di te, Signore Risorto, della tua presenza che fa svanire i nostri abbattimenti e le delusioni, della tua parola che traccia la strada nel bel mezzo dello smarrimento, del tuo pane che sostiene il nostro pellegrinaggio. 
Preghiamo   Vangelo del 14 Aprile 2013
Manda il tuo santo Spirito, o Padre, perché la notte infruttuosa della nostra vita
si trasformi nell'alba radiosa in cui riconosciamo il tuo Figlio Gesù presente in mezzo a noi.
Arda in noi il tuo Spirito, perché diventiamo testimoni di Gesù, come Pietro, come Giovanni,
come gli altri discepoli e usciamo anche noi, ogni giorno, per la pesca del tuo regno.
Crea in noi, Signore, il silenzio per ascoltare la tua voce,
penetra nei nostri cuori con la spada della tua Parola, perché alla luce della tua sapienza,
possiamo valutare le cose terrene ed eterne, e diventare liberi e poveri per il tuo regno,
testimoniando al mondo che tu sei vivo in mezzo a noi come fonte di fraternità, di giustizia e di pace.
Amen

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