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Vangelo del giorno 11 Maggio 2013

Creato il 09 maggio 2013 da Lory663
Vangelo del giorno 11 Maggio 2013 Salmi 47(46),2-3.8-9.10.
Applaudite, popoli tutti,
acclamate Dio con voci di gioia;
perché terribile è il Signore, l'Altissimo,
re grande su tutta la terra.
Dio è il re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
Dio regna sui popoli,
Dio siede sul suo trono santo.
I capi dei popoli si sono raccolti con il popolo del Dio di Abramo, perché di Dio sono i potenti della terra: egli è l'Altissimo.
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 16,23b-28.
Nessuno vi potrà togliere la vostra gioia. In quel giorno non mi domanderete più nulla. In verità, in verità vi dico: Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà.
Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.
Queste cose vi ho dette in similitudini; ma verrà l'ora in cui non vi parlerò più in similitudini, ma apertamente vi parlerò del Padre.
In quel giorno chiederete nel mio nome e io non vi dico che pregherò il Padre per voi:
il Padre stesso vi ama, poiché voi mi avete amato, e avete creduto che io sono venuto da Dio.
Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo, e vado al Padre».
Meditazione del giorno
San Cipriano (ca 200-258), vescovo di Cartagine e martire
La Preghiera del Signore, § 26-28   “Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà”   “Non ci indurre in tentazione” (Mt 6,13)... Quando preghiamo per non cadere in tentazione, ci ricordiamo della nostra debolezza, così che nessuno si guardi con compiacenza, si innalzi con insolenza, si attribuisca la gloria della sua fedeltà o della sua capacità, mentre il Signore stesso ci insegna l'umiltà quando dice: “Vegliate e pregate per non entrare in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole” (Mc 14,38). Se professiamo l'umiltà prima di tutto rendiamo a Dio quanto chiediamo con timore e riverenza e poi possiamo star certi che la sua bontà ce l'accorderà.
  Questa preghiera termina con una conclusione che sintetizza tutte le richieste. Alla fine diciamo: “Ma liberaci dal male”. Lì capiamo ciò che il nemico può inventare contro di noi in questo mondo, ma siamo certi di avere un aiuto potente se Dio ci libera, se accorda il suo soccorso a chi lo implora. Quando diciamo: “Liberaci dal male”, non ci resta altro da chiedere... Siamo resi forti contro ogni azione del demonio e del mondo. Chi può temere il mondo, se Dio è suo protettore quaggiù?
  Perché ci meravigliamo che Dio ci ha insegnato a pregare così, con una formula breve in cui c'è tutto quanto dobbiamo chiedere per la nostra salvezza?... Quando la Parola di Dio, nostro Signor Gesù Cristo, è venuto per tutti gli uomini, ha riunito i sapienti e gli ignoranti, ha dato i precetti della salvezza per ogni uomo e ogni età. Ha fatto un condensato dei suoi precetti... Così quando ha voluto dire in cosa consiste la vita eterna, ha racchiuso il mistero della vita in una formula di sintesi meravigliosa: “Questa è la vita eterna: che conoscano te, l'unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo” (Gv 17,3).
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