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Vangelo del giorno 19 Maggio 2013 (Pentecoste)

Creato il 05 maggio 2013 da Lory663
Vangelo del giorno 19 Maggio 2013 (Pentecoste) Salmi 104(103),1ab.24ac.29bc-30.31.34.
Benedici il Signore, anima mia, Signore, mio Dio, quanto sei grande! Rivestito di maestà e di splendore,
Quanto sono grandi, Signore, le tue opere! Tutto hai fatto con saggezza, la terra è piena delle tue creature.
Se nascondi il tuo volto, vengono meno, togli loro il respiro, muoiono e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati, e rinnovi la faccia della terra.
La gloria del Signore sia per sempre; gioisca il Signore delle sue opere.
A lui sia gradito il mio canto; la mia gioia è nel Signore.
Lettera di san Paolo apostolo ai Romani 8,8-17.
Quelli che vivono secondo la carne non possono piacere a Dio.
Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene.
E se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto a causa del peccato, ma lo spirito è vita a causa della giustificazione.
E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.
Così dunque fratelli, noi siamo debitori, ma non verso la carne per vivere secondo la carne;
poiché se vivete secondo la carne, voi morirete; se invece con l'aiuto dello Spirito voi fate morire le opere del corpo, vivrete.
Tutti quelli infatti che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio.
E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: "Abbà, Padre!".
Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio.
E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 14,15-16.23b-26.
Se mi amate, osserverete i miei comandamenti.
Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre,
Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.
Chi non mi ama non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi.
Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
Vangelo del giorno 19 Maggio 2013 (Pentecoste)
Meditiamo
Se ti lasci guidare dallo Spirito, egli ti farà comprendere e vivere il Vangelo di Gesù Cristo:
il vangelo della verità e della giustizia, il vangelo della sofferenza e della croce,
il vangelo di Dio e dell'uomo, il vangelo della vita e della morte, il vangelo della Chiesa e del mondo,
il vangelo di oggi e di sempre. Se ti lasci guidare dallo Spirito, egli ti spingerà ad essere coerente
tra il tuo essere e il tuo operare, tra il tuo pensare e il tuo vivere, tra la tua vocazione cristiana
e la tua presenza nel mondo del lavoro, degli affari, della politica, della docenza, delle finanze.
Se ti lasci guidare dallo Spirito, egli ti porterà a guardare al di là di te stesso,
a vedere tante necessità degli uomini che ti stanno aspettando,
a vivere con i piedi ben piantati per terra, ma con il cuore posto in cielo.
Lo Spirito di Pentecoste ci porta a vivere la comunione e la missione
(comprenderci, amarci, agire insieme…):
Ovunque annunziamo ciò che abbiamo visto e ascoltato!
Vangelo del giorno 19 Maggio 2013 (Pentecoste)
 Preghiamo  
Spirito Santo, lascia che ti parli ancora una volta sola; per me è difficile staccarmi
dall'incontro con questa Parola, perché in essa sei presente Tu, vivi e agisci Tu.
Presento a Te, alla tua intimità, al tuo Amore, il mio volto di discepolo; mi specchio in Te, Spirito Santo. Consegno a Te, dito della destra del Padre, i miei lineamenti, i miei occhi, le mie labbra, le mie orecchie...
compi l'opera di guarigione, di liberazione e di salvezza; io rinasca partorito uomo nuovo
dal grembo del tuo fuoco, dal respiro del tuo vento. Spirito Santo, io so che non sono nato per restare solo;
per questo, ti prego: mandami ai miei fratelli, perché possa annunziare loro la Vita che viene da Te.
Amen. Alleluia! Vangelo del giorno 19 Maggio 2013 (Pentecoste)
Il volto dello Spirito Santo
“Il Padre vi darà un altro Consolatore” (v. 16). Lo Spirito Santo ci è stato dato dal Padre; è il “buon regalo e il dono perfetto che viene dall´alto e discende dal Padre” (Gc 1, 17). Egli è “l´altro Consolatore” in relazione a Gesù, che sta per andarsene e viene per non lasciarci soli, abbandonati. Mentre siamo nel mondo, non siamo senza consolazione, ma confortati dalla presenza dello Spirito Santo, che non è solo consolazione, ma molto di più: è una persona viva sempre accanto a noi. Questa presenza, questa compagnia è capace di darci la gioia, la vera gioia; di fatto dice San Paolo: “Il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace …” (Gal 5, 22; cfr. anche Rm 14, 17).
“Perché rimanga con voi per sempre”. Lo Spirito è in mezzo a noi, come Gesù stava con i discepoli. Non lo vediamo, ma sappiamo che c´è e che non ci abbandona. Lo Spirito rimane per sempre e vive con noi, in noi, senza limiti di tempo o di spazio.
“Vi insegnerà ogni cosa” (v. 26). Lo Spirito Santo è il Maestro, colui che apre il camino per la conoscenza, l´esperienza; nessuno, all´infuori di Lui, ci può guidare, plasmare, dare una forma nuova. La sua scuola non è per raggiungere una scienza umana, che gonfia e non libera; i suoi insegnamenti, i suoi suggerimenti, le sue indicazioni concrete vengono da Dio e a Dio ritornano. Lo Spirito Santo insegna la vera sapienza e la conoscenza (Sal 118, 66), insegna la volontà del Padre (Sal 118, 26.64), i suoi sentieri (Sal 24,4), i suoi comandamenti (Sal 118, 124.135), che danno vita. Egli è il Maestro capace di guidarci alla verità piena (Gv 16, 13), che ci rende liberi nel più profondo di noi, fin dove si divide l´anima e lo spirito, là dove solo Lui, che è Dio, può portare vita e risurrezione. E´ umile, come Dio, e si abbassa, discende dalla sua cattedra e viene in noi (cfr. At 1, 8; 10, 44), si dona a noi così, in modo totale, assoluto; non è geloso del suo dono, della sua luce, ma l´offre senza misura.
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