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Vangelo del giorno 23 Giugno 2013

Creato il 17 giugno 2013 da Lory663
Vangelo del giorno 23 Giugno 2013 XII Domenica delle ferie del Tempo Ordinario - Anno C

Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono. 
(Gv 10,27)
Salmi 63(62),2abcd.2e-4.5-6.8-9.
O Dio, tu sei il mio Dio, all'aurora ti cerco, di te ha sete l'anima mia, a te anela la mia carne, come terra deserta, arida, senz'acqua.
Così nel santuario ti ho cercato, per contemplare la tua potenza e la tua gloria.
Poiché la tua grazia vale più della vita, le mie labbra diranno la tua lode.
Così ti benedirò finché io viva, nel tuo nome alzerò le mie mani.
Mi sazierò come a lauto convito, e con voci di gioia ti loderà la mia bocca.
a te che sei stato il mio aiuto, esulto di gioia all'ombra delle tue ali.
A te si stringe l'anima mia e la forza della tua destra mi sostiene.

Lettera di san Paolo apostolo ai Galati 3,26-29.
Tutti voi infatti siete figli di Dio per la fede in Cristo Gesù,
poiché quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo.
Non c'è più giudeo né greco; non c'è più schiavo né libero; non c'è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù.
E se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa.
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 9,18-24.
Un giorno, mentre Gesù si trovava in un luogo appartato a pregare e i discepoli erano con lui, pose loro questa domanda: «Chi sono io secondo la gente?».
Essi risposero: «Per alcuni Giovanni il Battista, per altri Elia, per altri uno degli antichi profeti che è risorto».
Allora domandò: «Ma voi chi dite che io sia?». Pietro, prendendo la parola, rispose: «Il Cristo di Dio».
Egli allora ordinò loro severamente di non riferirlo a nessuno.
«Il Figlio dell'uomo, disse, deve soffrire molto, essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, esser messo a morte e risorgere il terzo giorno».
Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua.
Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà.
Meditazione del giorno
Santa Teresa Benedetta della Croce [Edith Stein] (1891-1942), carmelitana, martire, compatrona d'Europa
« L’amore della croce », meditazione del 24/11/1934


“Prenda la sua croce ogni giorno e mi segua”   Il peso della croce di cui Cristo si è caricato non è altro che la decadenza umana col seguito dei peccati e dei dolori di cui l’umanità soffre. Il senso della via della croce è liberare il mondo da questo fardello. … Poiché l’unione con Cristo è la nostra felicità ed il progresso verso questa unione è la benedizione per noi sulla terra, l’amore alla croce non è in contraddizione con la gioia di essere figli di Dio. Aiutare Cristo a portare la croce dà una gioia pura e profonda. Coloro che hanno questa possibilità e questa forza – i costruttori del Regno di Dio – sono i più autentici figli di Dio. La predilezione per la via della croce non significa affatto dispiacersi nel vedere l’opera della redenzione che è avvenuta e  compiuta il venerdì santo: solo esseri salvati, figli della grazia possono portare la croce di Cristo. Solo l’unione al Capo divino dà alla sofferenza umana la forza penitenziale…
  Stare in piedi e andare avanti nei sentieri difficili e fangosi di questa terra, restando seduti con Cristo alla destra del Padre; ridere e piangere con gli uomini del mondo e cantare senza sosta le lodi del Signore col coro degli angeli, questa è la vita del cristiano fino al momento in cui sorgerà il mattino dell’eternità.
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