Tendi l’orecchio, Signore, rispondimi:
mio Dio, salva il tuo servo che confida in te:
abbi pietà di me, Signore;
tutto il giorno a te io levo il mio grido. (Sal 86,1-3) Prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi 1,1-5.8b-10.
Paolo, Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicesi che è in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo: grazia a voi e pace!
Ringraziamo sempre Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere, continuamente
memori davanti a Dio e Padre nostro del vostro impegno nella fede, della vostra operosità nella carità e della vostra costante speranza nel Signore nostro Gesù Cristo.
Noi ben sappiamo, fratelli amati da Dio, che siete stati eletti da lui.
Il nostro vangelo, infatti, non si è diffuso fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con potenza e con Spirito Santo e con profonda convinzione, come ben sapete che siamo stati in mezzo a voi per il vostro bene.
Infatti la parola del Signore riecheggia per mezzo vostro non soltanto in Macedonia e nell'Acaia, ma la fama della vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto, di modo che non abbiamo più bisogno di parlarne.
Sono loro infatti a parlare di noi, dicendo come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete convertiti a Dio, allontanandovi dagli idoli, per servire al Dio vivo e vero
e attendere dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, che ci libera dall'ira ventura.
Salmi 149(148),1-2.3-4.5-6a.9b.
Cantate al Signore un canto nuovo;
la sua lode nell'assemblea dei fedeli.
Gioisca Israele nel suo Creatore,
esultino nel loro Re i figli di Sion.
Lodino il suo nome con danze,
con timpani e cetre gli cantino inni.
Il Signore ama il suo popolo,
incorona gli umili di vittoria.
Esultino i fedeli nella gloria,
sorgano lieti dai loro giacigli.
Le lodi di Dio sulla loro bocca
Le lodi di Dio sulla loro bocca
e la spada a due tagli nelle loro mani,
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 23,13-22.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci
.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo proselito e, ottenutolo, lo rendete figlio della Geenna il doppio di voi.
Guai a voi, guide cieche, che dite: Se si giura per il tempio non vale, ma se si giura per l'oro del tempio si è obbligati.
Stolti e ciechi: che cosa è più grande, l'oro o il tempio che rende sacro l'oro?
E dite ancora: Se si giura per l'altare non vale, ma se si giura per l'offerta che vi sta sopra, si resta obbligati.
Ciechi! Che cosa è più grande, l'offerta o l'altare che rende sacra l'offerta?
Ebbene, chi giura per l'altare, giura per l'altare e per quanto vi sta sopra;
e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che l'abita.
E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso.
Meditazione del giorno
La Regola del Maestro, scritto monastico del 6° secolo
Prologo, 1-14; SC 105 Il bivio nel nostro cuore: “ Larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione…; stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita” (Mt 7,13-14) O uomo, prima tu, che leggi ad alta voce, poi tu, che ascolti, lascia ora tutti i tuoi pensieri ; sappi che se ti parlo, è Dio stesso che ti avverte con la mia bocca. A lui, al Signore Dio, dobbiamo andare spontaneamente, con le nostre opere buone e le nostre intenzioni rette, nel timore che, a causa della nostra negligenza peccatrice, siamo nostro malgrado, chiamati a comparire davanti a lui colti dalla morte... Perché il tempo in cui viviamo ancora, lo viviamo come una proroga, mentre la bontà di Dio aspetta ogni giorno da noi che ci emendiamo, e ci vuole oggi migliori di quanto eravamo ieri.
Tu, dunque, che mi ascolti, stai attento, cosicché le mie parole... camminando grazie all'esame dello spirito, giungano al bivio del tuo cuore. A questo bivio... lascia dietro di te una delle vie, quella dell'ignoranza peccatrice, e entra ora nelle due vie dell'osservanza dei precetti che si aprono davanti a te. E mentre cerchiamo di arrivare fino a Dio, fermiamoci a questo bivio del nostro cuore, e esaminiamo le due vie della conoscenza che vediamo davanti a noi. Esaminiamo per quale di queste due vie vogliamo giungere a Dio (Mt 7, 13-14). Se continuiamo a sinistra, dobbiamo temere – poiché la via è spaziosa – che si tratti piuttosto di quella che conduce alla perdizione. Se giriamo a destra, siamo sulla buona strada, perché la via è angusta, ed essa è quella che conduce i servi diligenti al loro vero Signore.… Sii dunque conforme a ciò che senti, prima di lasciare la luce di questo mondo, poiché non vi ritornerai se non alla risurrezione. E alla risurrezione, se ha agito bene quaggiù nel tempo presente, avrai per destino coi santi la vita eterna.
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