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Vangelo del giorno 5 Luglio 2013

Creato il 05 luglio 2013 da Lory663
Vangelo del giorno 5 Luglio 2013 Salmi 106(105),1-2.3-4a.4b-5.
Alleluia. Celebrate il Signore, perché è buono, perché eterna è la sua misericordia.
Chi può narrare i prodigi del Signore, far risuonare tutta la sua lode?
Beati coloro che agiscono con giustizia e praticano il diritto in ogni tempo.
Ricordati di noi, Signore, per amore del tuo popolo,
visitaci con la tua salvezza,
perché vediamo la felicità dei tuoi eletti, godiamo della gioia del tuo popolo, ci gloriamo con la tua eredità.
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 9,9-13.
In quel tempo, Gesù passando, vide un uomo, seduto al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con lui e con i discepoli.
Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Gesù li udì e disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati.
Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».
 Meditazione del giorno
Sant'Ambrogio (circa 340-397), vescovo di Milano e dottore della Chiesa
Commento al Vangelo di Luca, 5, 16 ; SC 45   « Seguimi »   [Dopo la guarigione del paralitico] ecco la misteriosa vocazione del pubblicano. Il Cristo gli da l'ordine di seguirlo, non con un passo materiale, bensì col cambiamento del cuore. E quest'uomo, che fino a quel momento aveva tratto avidamente il suo profitto dalle merci, che sfruttava duramente le fatiche e i pericoli dei marinai, lascia tutto per una parola che lo chiama. Lui che prendeva i beni altrui, abbandona i propri beni. Lui che stava seduto dietro il suo ‘terribile’ banco, cammina con tutta l'anima dietro il Signore.
  E prepara un grande banchetto : l'uomo che riceve il Cristo nella sua dimora interiore viene saziato di delizie senza misura, di sovrabbondanti gioie. Quanto al Signore, entra volentieri nella sua casa e si mette alla tavola apparecchiata dall'amore di colui che ha creduto.
  Ma ecco che si accende la cattiveria degli increduli… e nello stesso momento si rivela la differenza fra i sostenitori della Legge e i discepoli della grazia. Fermarsi alla Legge è come provare  una fame senza rimedio, essendo a digiuno; accogliere interiormente il Verbo, la Parola di Dio, riceverla nell'anima, è essere rinnovati dall'abbondanza del cibo e della sorgente eterni, cioè non avere più fame, non avere più sete (Gv 6,35). 
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