Magazine Informazione regionale

Vanificati sforzi per le forze dell’ordine a causa delle normative legislative

Creato il 16 settembre 2013 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

riceviamo e pubblichiamo

Questa è l’amara constatazione percepita dai cittadini, che rivolgendosi alle Forze dell’ordine, ricevono risposte poco rassicuranti, per non dire spesso disarmanti, le quali si dichiarano impotenti ad agire a causa delle normative legislative che contrastano il loro lavoro nella repressione e punizione del crimine.

Un’ammissione d’impotenza che lascia perplessi i cittadini a fronte delle risposte che demandano ad altre Istituzioni il ruolo della tutela sicurezza pubblica.

Se l’applicazione di ambigue normative legislative fosse una delle cause che vanificano il loro lavoro, non dovrebbero essere le stesse Forze dell’ordine a far sentire le loro voci nei confronti delle Istituzioni preposte a coordinarle, al fine di rendere più efficace l’azione di controllo svolta sul territorio ?

Indicativi sono quegli episodi che investono cittadini inermi potenziali vittime di criminali quali: il pazzo di turno che aggredisce in aree pubbliche, o i ladri che s’introducono nelle proprietà private per depredare le loro vittime con minacce e violenze.

A volte nel verificarsi di queste azioni, i cittadini aggrediti tentano di autodifendersi e allora la loro reazione è interpretata dalla Legge come arbitraria giustizia personale che sarà poi punita, specialmente in mancanza di prove o testimoni.

Questi sono alcuni esempi: recentemente un cittadino che portava a spasso il suo cane nei Giardini del Frontone si è trovato di fronte ad un noto schizofrenico e squilibrato individuo del quartiere, il quale conoscendo la sua vittima che ritiene una dei responsabili delle sue presunte persecuzioni, la aggredisce prima verbalmente, poi a vie di fatto sospingendolo a terra due volte per impedirgli di fuggire.   La sua vittima si è ben guardata di reagire a queste provocazioni, temendo il peggio anche per l’assenza di altre persone sul luogo del fatto, fino a quando nel terzo tentativo di essere di rigettato a terra, la vittima aggredita si difendeva scaraventandogli in faccia il guinzaglio del suo cane, per poi fuggire velocemente verso l’uscita dei giardini rifugiandosi presso la vicina Facoltà di Agraria.

Qui era soccorso dal portiere che ha chiamato le Forze dell’ordine intervenute con il 118.

Mentre la vittima depositava il racconto dell’aggressione subita, giungeva all’esterno anche il suo aggressore, visibilmente alterato, interpellava gli agenti rimasti fuori dalla stanza riferendo che era stato lui stesso aggredito dal proprietario di un cane che l’ha percosso con il suo guinzaglio.

Come se non bastasse a seguito della denuncia presentata dalla vittima e successiva contro denuncia del suo aggressore, la prima è stata convocata dal Comando dei Carabinieri, per essere informata sull’esito delle pratiche riguardanti le due denunce e conseguente rinvio all’Autorità giudiziaria della vittima stessa per eccesso di difesa nell’utilizzare il guinzaglio del suo cane contro l’aggressore.

L’altro episodio raccontato dal Maresciallo dei carabinieri a supporto della sua tesi personale, sulla colpevole reazione della vittima è di un altro cittadino che notando un ladro all’interno della sua auto in procinto di asportarla, ha prontamente bloccato le portiere lasciandolo chiuso all’interno in attesa delle forze dell’ordine.

La conseguenza per il derubato è stata quella di una condanna a risarcire il ladro di 18 mila euro per reato sequestro di persona.

Quindi dobbiamo dedurre che al danno si aggiunge la beffa per i cittadini onesti vittime di potenziali criminali.

Lettera firmata   – Giuliano Cianelli



Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog