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VARESE. Maroni: "La vela aiuta a formare spirito di squadra".E Rossi: "Lo sport aiuta le persone disabili"

Creato il 28 aprile 2015 da Agipapress
VARESE. "Sono molto contento di poter presentare questa iniziativa di velaterapia: lo scorso anno è stata un successo e per questo l'abbiamo voluta replicare, estendendola dal Lago di Varese anche a quello di Lecco. E desidero ringraziare Bruno Brunone, l'ideatore di questa iniziativa, nata al mare e, dall'anno scorso, portata qui sul lago". 
Lo haspiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, questa mattina, alla Sede territoriale di Regione Lombardia di Varese, nel corso della conferenza stampa di presentazione di "Un mare di laghi". 
Presenti alla conferenza stampa anche l'assessore regionale allo sport e politiche per i giovani Antonio Rossi, i direttori delle Asl di Varese e Lecco e il presidente dell'associazione 'Vela Insieme', Bruno Brunone.
"Le barche a vela - ha proseguito il presidente Maroni - richiedono un equipaggio coordinato, si tratta di un'attività molto impegnativa, dovendo assecondare il vento, che permette di creare un vero spirito di squadra. E' un'iniziativa che funziona, che è apprezzata e che estenderemo a tutti i laghi della regione. E' un'iniziativa importante, che presenteremo durante il suo svolgimento, entro fine maggio, anche al Padiglione Lombardia, nel sito Expo, per renderla nota non solo sul nostro territorio ma a tutti quelli che parteciperanno all'Esposizione universale".
"Si tratta di un progetto molto bello - ha fatto notare l'assessore Rossi -, partito lo scorso anno in provincia di Varese e quest'anno esteso anche a Lecco ma destinato in futuro a raggiungere i laghi degli altri province perché la richiesta è altissima. In Lombardia soltanto il 3% di persone con disabilità praticano uno sport e noi dobbiamo lavorare per far crescere questo numero, per questo, con il mio assessorato, in tutti i bandi che facciamo, più del 10% delle opportunità è rivolto alle società, associazioni o eventi che operano con persone affette da disabilità, perché lo sport insegna moltissimo e può fare tantissimo". 
"Lo sport - ha proseguito Rossi - insegna tantissimi valori. Il fatto di unire in una barca persone con difficoltà è molto bello, perché ognuno in barca ha i propri ruoli. Credo sia davvero un progetto molto bello, e per il quale ringrazio anche l'assessore Maria Cristina Cantù. Lo sport non è solo una passione. E' qualcosa rivolto alla società e serve a prevenire disagio e malattie. Abbatte le barriere e crea inclusione sociale". 

"Sulla base dei risultati conseguiti nel primo anno di attività, nel 201 raddoppiamo le sedi esperienziali dove verrà riproposta l'iniziativa, con il coinvolgimento delle Asl di Varese e Lecco e in collaborazionecon l'Associazione 'Vela Insieme'". 
Lo ha annunciato l'assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale, Volontariato ePari opportunità Maria Cristina Cantù, commentando la presentazione dell'evento 'Un mare di laghi', avvenuta questamattina alla Sede territoriale di Regione Lombardia di Varese, alla presenza del presidente della Regione Lombardia RobertoMaroni e dell'assessore allo Sport e Politiche per i giovani Antonio Rossi.
"Regione Lombardia - ha proseguito l'assessore - nel quadro delle iniziative mirate a sostenere percorsi di inclusione sociale, nonché di miglioramento della qualità della vita delle persone disabili, in particolare giovani, ha deciso di sostenere anche per il 2015 il progetto di Velaterapia, che coniuga l'integrazione delle persone con disabilità con la promozione e divulgazione dell'attività sportiva tramite esperienze di navigazione a vela".
Sono previste ulteriori attività nautiche anche sul Lago di Como, con la partecipazione di un numero maggiore di ragazzi, con l'obiettivo di definire un modello di intervento da "generalizzare su tutto il territorio regionale". "Lo sport inteso quindi non tanto come attività agonistica - ha concluso Cantù - ma come contesto di socialità e di relazioni capaci di generare e favorire la fiducia in sé, percorsi di autonomia e relazioni solidali e, perché no, costruire 'amicizie' che durano nel tempo".   


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