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Varie

Creato il 24 maggio 2011 da Elenaporcelli

1) Ieri è arrivata la fissazione di un’udienza davanti al tribunale per i minorenni. Non è niente di eclatante, se non per la vita di quelle tre persone, solo un ricorso per regolare l’affidamento e la contribuzione al mantenimento di una ragazzina.

Niente di che, il ricorso lo abbiamo depositato a fine gennaio e l’udienza sarà a fine ottobre. Niente male no?

Quando ho dato la notizia alla cliente, lei ha avuto un solo pensiero, un pensiero da cui sono riuscita a distoglierla a fatica, quello degli assistenti sociali. Eppure è una madre splendida, ha una casa temporanea, ma decorosa, un lavoro stabile, due figlie che si adorano e che adorano lei.

Ecco, quando si dice, io mi sarei aspettata una legittima arrabbiatura per i tempi biblici e invece no.

Solo lo spauracchio delle assistenti sociali.

Mica mordono!

Oddio, magari qualcuna…

2) Finalmente il bambino in arrivo dal freddo è per strada, i nostri amici sono là, al confine con la Mongolia, in attesa che i documenti ed i visti siano pronti, ma sono già una famiglia di tre per la federazione russa e per lo stato italiano. E io, che dopo la gioia ed il sollievo, ho ripreso a secernere veleno, posso cominciare a sogghignare. Si perché negli ultimi tempi, la fantasia e la speranza che appartengono a tutti coloro che stanno per diventare genitori, li aveva portati un po’ troppo avanti sulla strada della pedagogia su carta e resi un po’ pedanti. Ora che il piccolo è con loro ed è libero dall’occhio (e non solo) onnipresente delle educatrici, si sta rivelando un normale e curioso ragazzino di cinque anni immerso in una situazione nuova e decisamente più piacevole. Insomma: un delirio. Ovvia, ora ce la giochiamo ad armi pari, giovani!

3) Mi hanno invitato ad una nuova versione delle sedute di autocoscienza. In pratica pare, che una coppia di amici sia in crisi perchè lei ha decisamente perso la bussola e lui medita gesti estremi. Una cara amica è stata contattata da una che io conosco poco, lei molto di più, e che è la migliore amica della moglie in questione “per vedere se si può farli ragionare”. Mi ha chiesto se vado anch’io perchè si sente a disagio. Le ho detto di no. Più che autocoscienza, mi pare la sagra dei fatti altrui e preferisco non partecipare. Se si spettegola invece, un salto posso farlo.


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