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Vasco e Liga

Creato il 29 agosto 2011 da Maurizio Lorenzi

Proponiamo un interessante articolo, a commento della “strana amicizia” artistica tra Vasco Rossi e Luciano Ligabue.  La firma è quella di Andrea Portieri.

19 AGOSTO 2011 – Se ne parla ai telegiornali, su facebook, sui quotidiani e anche qui su InfoOggi, perchè tutto questo disprezzo fra i due artisti e le rispettive tifoserie? Torniamo indietro nel tempo, a quanto pare la querelle risale a dodici anni fa:

Vasco e Liga
Nel 1999 muore a causa di un overdose Massimo Riva, storico chitarrista della band di Vasco Rossi. Il giorno dopo Luciano Ligabue, in occasione dell’uscita del suo primo lungometraggio Radiofreccia, esprime così il Liga Pensiero sul connubio droga e rock:

<<Per i musicisti rock c’è ancora oggi l’alibi dello scotto da pagare per fare musica. Perciò, secondo il galateo della perfetta rockstar, io che non mi drogo sarei fuori target>>.

Vasco si risente e accusa il collega di aver strumentalizzato la morte del suo amico; Ligabue si scusa per cortesia ma si proclama innocente, la frase è stata distorta dalla stampa e comunque lui, a differenza di Vasco, non è abbastanza “scafato” da speculare sulla morte di un musicista.

Da quel giorno in poi cresce il risentimento, il Komandante, incitato dai fan, deride più volte il conterraneo durante i concerti con atteggiamenti superiori e paternalisti. Dalla sua Ligabue mantiene la calma, incassa in silenzio le frecciatine del collega mentre incassa anche i soldi di un successo sempre più grande. Questo almeno fino all’anno scorso, quando nel suo ultimo disco include il brano Caro il mio Francesco, trasposizione in chiave moderna de L’avvelenata di Francesco Guccini. In questo brano “di sfogo” il rocker di Correggio si riferisce a un cantante-topo. Secondo Ligabue Il topo canta di quanto lui sia “puro” ma nel frattempo infama pubblicamente gli altri solo <<per avere un titolo più grosso>>.

Il resto è attualità: Vasco inaugura la sua <<nuova era del parliamoci forte e chiaro>>, cominciano a spuntare frasi poco lusinghiere sul suo profilo facebook dirette al collega mentre Ligabue si chiude in un silenzio che fa ancora più rabbia al rivale di Zocca.

Il Liga adesso è in vacanza, il Blasco in convalescenza. I fan intanto tornano a infiammarsi per qualsiasi idiozia su praticamente ogni pagina web a loro dedicata. Spuntano fuori ogni tanto dei commenti molto simpatici e irriverenti (AAA cercasi badante per Vasco), messi in risalto dai servizi sulle televisioni nazionali e sulle testate giornalistiche. Tuttavia la maggior parte sono “perle di ignoranza” scritte da individui che scambiano la passione per la musica con la fede più estremista.

Ha veramente senso questo clima da stadio (o da parlamento) solo per un paio di frasi neanche cantate? C’è qualcos’altro oltre all’affetto per una voce familiare a muovere questi fanatici? Si noti che chi scrive ha avuto modo di apprezzare i due artisti e non li denigra per partito preso, anch’io come questi tifosi capisco l’esigenza di restare connesso ai due autori.

Però ho ancora dentro le orecchie gli ultimi lavori dei Re della musica rock italiana: Arrivederci mostro e Vivere o niente. Inutile mentire a se stessi, i dischi non sono un granchè, se non altro rispetto ai loro standard. Dicono di essere diversi fra loro per il curriculum o per il carattere ma una cosa è certa, la scrittura è diventata stantìa in entrambi i casi. Sembrano passati millenni dai giorni di Sally e di Urlando contro il cielo.

Forse le canzoni di Vivere o niente annoiano meno, ma è dovuto più che altro alla partecipazione di nomi illustri tanto in fase compositiva quanto in quella di registrazione. Perlopiù nel disco trapela la stanchezza e manca quella trasgressione e quella rabbia che ha caratterizzato la discografia del rocker dannato tanto quanto la sua biografia.

Il disco di Ligabue d’altra parte ha una produzione impeccabile e uno stile più personale ma manca totalmente la volontà di mettersi in discussione e di stupire il pubblico con idee nuove, come se il nostro “paladino della responsabilità civica” fosse intrappolato nel suo stesso Liga Sound. Menzione d’onore va fatta alla succitata Caro il mio Francesco, forse anche per il serafico Luciano la rabbia è una grande fonte d’ispirazione?

Certo, voi direte: Beh meglio di niente! alla radio passano solo X o Y, a questo punto preferisco una canzone mediocre di Vasco o Ligabue! D’altronde cosa ci posso fare io?

Una cosa possiamo farla tutti insieme: In questa storia abbiamo visto come il social network può essere uno strumento per far arrivare il nostro pensiero a delle personalità altrimenti irragiungibili, perchè allora non utilizzarlo per chiedere di più della solita minestra di dieci anni fa? perchè non provare a spostare l’attenzione di questi giganti sul proprio lavoro anzichè su quello del rivale? Perchè non provare a fargli capire che quella dell’artista è una costante ricerca di una proposta musicale originale e che tutte le polemiche e gli eventi colossali non possono sostituire una canzone che sia realmente nuova?

Se non altro per sedare gli spiriti potremmo provare a fargli capire che un duetto fra i due rockers schizzerebbe subito in cima alle classifiche senza dover spendere tanti soldi in promozione. Se poi viene accompagnato da un paio di cover in cui i due artisti si cimentano in un classico del rivale, il successo è assicurato!

Andrea Portieri


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