Vasco Pratolini, Via del Corno – Cronache di poveri amanti

Creato il 29 maggio 2013 da Paolorossi

Via del Corno esisteva prima che Dante nascesse, e prende nome non da quello che credete, ma da un “messere” appunto, che possedeva tutte le sue case. […] è lunga cinquanta metri e larga cinque; è senza marciapiedi. Confina ai due capi con via dei Leoni e via del Parlascio, chiusa come tra due fondali: un’isola, un’oasi nella foresta, esclusa dal traffico e dalle curiosità. Occorre abitarvi, o averci degli interessi particolari, per incontrarla.

E’, tuttavia, a pochi metri da Palazzo Vecchio, che la sotterra sotto la sua mole. Il piano stradale è lastricato e leggermente concavo: lo scolo avviene attraverso dei tombini situati al centro. Nei giorni di pioggia la strada è divisa in due da un torrentello: i bambini, tornato il sereno, vi fanno gare di canottaggio con sugheri, bucce e barchette di carta da quaderno.

(Vasco Pratolini, Cronache di poveri amanti)