Vasco Rossi approda alla Scala con "L'altra metà del cielo", uno spettacolo di danza, musica, teatro insieme, in omaggio alle figure femminili che sono state protagoniste di molte sue canzoni.
Il debutto è fissato per il 31 marzo con la prova generale prevista per il 30 marzo e proseguirà fino al 13 aprile. 13 canzoni del suo repertorio sono state arrangiate e registrate a Bologna dal maestro Celso Valli in chiave classica, miscelandola con le caratteristiche pop.
Il cantautore di Zocca aveva dato in anticipo, tramite la sua pagina ufficiale di Facebook, alcune informazioni:
‘Sto lavorando con Stefano Salvati alla stesura del “Libretto” e alla drammaturgia dello spettacolo di danza classica “L’Altra metà del cielo”. Un balletto con tredici mie canzoni che La Scala ha deciso di produrre e mettere in scena affidando a Martha Clarke le coreografie. Con Martha, newyorchese di fama internazionale sto in questi giorni definendo e stabilendo la filosofia, lo spirito e il significato della storia. Ne sarà tratto un album che rappresenterà una straordinaria rilettura delle mie canzoni’.
Verrà narrata una storia divisa in 4 parti che ripercorrono le fasi più importanti della vita: adolescenza, maturità, crescita e abbandono attraverso tre personaggi sulla scena Silvia, Albachiara e Susanna, nomi presi dal titolo di altrettante canzoni dell’artista.
E su questa nuova tessitura, ci sarà il corpo di ballo guidato da Martha Clarke, coreografa e regista poliedrica, pronta alla sperimentazione e alla ricerca di emozioni.
Lei esprime così il suo entusiasmo:
‘La voce di Vasco Rossi, che spazia dalla ruvidezza alla estrema dolcezza, mi ha colpito; la poetica delle sue canzoni rivela una dimensione personale, intima e allo stesso tempo universale: parlano di amore, perdita, conflitto, sensualità, crescita. Il mio compito è interpretare queste parole e trovare una chiave visiva per esprimere il pensiero di Vasco sull’universo femminile. Ogni canzone ha una narrazione basata sulle sfumature emotive che vengono descritte; sono state riarrangiate per orchestra, ma la voce resta in primo piano. Non si tratterà quindi di un balletto nella sua forma classica, piuttosto di uno spettacolo teatrale nel senso più completo del termine: c’è una drammaturgia, c’è una storia, ci sono tre protagoniste femminili che nello svilupparsi della loro esperienza, sentimentale e umana, evolvono e cambiano, crescono e portano con sé i segni di questi percorsi. Sarà una visualizzazione - attraverso movimento, gestualità, danza, ma anche attraverso tutti gli elementi dell’allestimento, che prevede anche proiezioni - dell’universo femminile e delle donne descritte nelle canzoni. Sono sempre più attratta dagli aspetti teatrali della danza: primo focus è raccontare la storia, trovare il cuore e la sensibilità del personaggio e lavorare per immagini, e verso una semplicità che spesso è più potente ed eloquente’.
“L’altra metà del cielo” vede impegnate tre coppie principali e un corpo di ballerini della Scala, dotati, generosi e pronti a mettersi in discussione con un metodo di lavoro diverso dal classico.