Senza parole non è la conclusione che si trae ascoltando molte canzoni di Vasco, ma (come tutti sanno) uno dei successi più duraturi del rocker nostrano. Che sulle parole ha sempre risparmiato un pò, in un mondo dove tutti si parlano addosso. La musica invece non tradisce mai. Vola anche sopra le polemiche dell’ultima ora nate con la pubblicazione su facebook di alcuni commenti sui colleghi (si fa per dire) cantanti. Per esempio, sentite cosa scrive di Claudio Baglioni:
“Quando incontri un Baglioni, insomma, che per te impersona… che per te è l’emblema… delle musichette da sala d’attesa… Con testi che non raggiungono neanche il livello dei peggiori discorsi sul più e sul meno, infarciti dei soliti luoghi comuni, come quelli che si fanno per ammazzare il tempo quando si sta in fila alle Poste o che fanno tra loro le signore dal parrucchiere durante una messa in piega… Lo hai conosciuto agli inizi della sua carriera, quando sembrava la brutta copia di Battisti (…) (Mi ricordo che il periodo in cui lui cantava “Passerotto non andar via”… io avevo diciannove anni e scorrazzavo con la mia Honda 750… senza nemmeno sognarmi di poter mai chiamare una donna in un modo così stupido e ridicolo)”
Dai Vasco, conservati sempre così, senza…. peli sulla lingua!
Vasco Rossi – Senza parole – spartito per basso elettrico (in pdf)