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vasi cinesi nel giardino di Monet

Da Dana @danafrigerio

vasi cinesi nel giardino di Monet
vasi cinesi nel giardino di Moneti vasi cinesi nei quadri e nel giardino di Monet..da uno scritto di Marcel Proust:“Infine se grazie alla protezione di Jean Baugnies potrò vedere un giorno il giardino diClaude Monet, sento che vi vedrò, in un giardino di toni e di colori ancor più che di fiori, in ungiardino che dev’essere più un giardino-colorista che il vecchio giardino-fiorista, se mi possoesprimere così, fiori disposti a formare un insieme che non è proprio del tutto naturale, poichésono stati seminati in modo che fioriscano contemporaneamente solo quelli le cui sfumaturevanno d’accordo, si armonizzano all’infinito in una distesa azzurra o rosea, fiori che questaintenzione del pittore, manifestata con forza, ha smaterializzato, in qualche modo, di tuttoquello che non è colore. Fiori terrestri, ed anche fiori acquatici, come le tenere ninfee che ilmaestro ha dipinto in tele sublimi delle quali questo giardino (vera trasposizione d’arte ancorpiù che modello di quadri, quadro già eseguito in quella natura che s’illumina sotto lo sguardodel grande pittore) è una sorta di primo schizzo pieno di vita, o almeno la tavolozza già prontae deliziosa, sulla quale sono preparati i toni armoniosi”

tratto da Il Giapponismo in Europa all’alba del Novecento: un sondaggio proustianodi Vincenzo Farinella, gennaio 2005


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