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Ve l'avevo detto

Da Motherbrave
Non per essere pesante, ma vorrei dire una di quelle frasi che non si dovrebbero mai dire, una di quelle frasi che fanno tanto antipatia, fanno tanto Quattrocchi: "Ve l'avevo detto, io". Nel post sul video di P&G "a supporto delle mamme", si è discusso se questo fosse semplicemente un bel video, che valorizzava e gratificava il duro lavoro delle mamme, o se fosse piuttosto la solita operazione paraculo di marketing per cavalcare l'onda delle olimpiadi e nel frattempo vendere qualche fustino in più di detersivo a quelle stesse mamme che venivano santificate. Io propendevo per la seconda.Ho trovato quel video svilente per tutte quelle madri che sì, si fanno un mazzo tanto per tirar su i figli, ma che vorrebbero anche seguire le proprie inclinazioni personali, oltre alla capacità (che hanno tutti) di fare il bucato. Ho trovato quel video svilente per tutti quei padri che magari vorrebbero accompagnare loro i figli agli allenamenti e preparare loro la colazione, ma una buona fetta di società (uomini, donne, aziende) li ritiene incapaci. E lo spot P&G certifica questo status quo e ce lo vende prendendoci con i buoni sentimenti.Beh, insomma, sabato ero dal parrucchiere, e mentre sfogliavo una di quelle riviste che mi consentono un totale relax cerebrale, mi imbatto in questo: Ve l'avevo dettoE indovinate cos'è? La traduzione pratica dello spot P&G per le mamme. Riporto i testi per i miopi. Titolo: Dash. Per le mamme di ieri, di oggi e di domani. Didascalia della prima foto: Andrea, luglio 1974. Didascalia della seconda foto: Andrea, luglio 2011. Claim: più Mamma (maiuscolo perché è importante) non si può. Marchio pubblicizzato: Dash, una marca P&G.Ora, adesso potete dirmi quello che volete, anche insultarmi, ma non ci posso fare niente: io vedo un'immagine horror della nostra umanità. Un'immagine che offende sia gli uomini, sia le donne. Intanto vedo un idiota che appena si sbrodola come quando aveva 8 mesi, deve portare la camicia alla mamma. O forse non la porta proprio alla "mamma di ieri", ma a quella "di oggi", che poi sarebbe sua moglie. Insomma, il bucato proprio non è affar suo. Vedo una donna che è in realtà INVISIBILE in questo annuncio, probabilmente perché impegnata a pulire un pavimento. Perché del resto è questo che fanno le mamme no? Fanno le casalinghe. Ed è per questo che adesso lo spot P&G fa piangere anche me: perché sono madre di due figli, ma la mia funzione principale, per questa azienda, è fare il bucato. E in questo annuncio la verità salta fuori con tutta la sua forza ed evidenza. "Più mamma non si può": questo è il top aspirazionale per ogni madre. Il top della mammitudine per Procter & Gamble.Ora ditemi: siete ancora convinti che lo spot a supporto delle mamme sia una bella iniziativa che valorizza il lavoro delle madri?P.S.: Questo annuncio è stato pianificato su Wellness, inserto di Donna Moderna, del 15 febbraio 2012. 

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