Vecchia Europa

Creato il 29 dicembre 2014 da Marvigar4

Cartine sbiadite di un vecchio libro di geografia,

un’interrogazione alle Medie su paesi che sarebbero stati stravolti,

divisi,

smembrati,

lo stupore pensando che quei giorni in Germania dell’89

avrebbero cambiato tutto… e non lo sapevamo…

verrebbe la tentazione di tornare indietro,

dire alla vecchia insegnante:

«Tra dodici anni sarò a Berlino

e vedrò crollare una ad una le domande che lei mi fa adesso…

il libro che agita con tanta pignoleria

verrà spazzato via

e resterà negli scaffali come un’anticaglia…

lei non ci sarà ad osservare la fine di un’Europa

che tanto venera,

il voto che mi metterà adesso nel suo registro da burocrate

mi farà ridere,

penserò a lei, illusa, confusa, sorpresa…»

Vecchia Europa di una mattina invernale del 1977,

tra i visi annoiati e assonnati dei miei poveri compagni di classe,

e lei, simile a un’icona russa salvata

in mezzo alle macerie della guerra,

mi apparirà ancora nelle mie beffarde nostalgie,

di ragazzo cresciuto troppo in fretta

nelle ore che sbiadirono mappe e parole

di una geografia rimbecillita

dai colpi di piccone.


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