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Vecchie e nuove regole – I parte: il sussidio di disoccupazione

Creato il 12 ottobre 2012 da Propostalavoro @propostalavoro

Vecchie e nuove regole   I parte: il sussidio di disoccupazioneCome ben sapete, da qualche mese è operativa la riforma Fornero, che ha stravolto (non in positivo, almeno per ora) il mondo del lavoro. Tra le novità introdotte, una delle più importanti, riguarda i nuovi ammortizzatori sociali o meglio l'ammortizzatore sociale: l'Aspi (Assicurazione Sociale per l'Impiego, operativa a partire dal gennaio 2013) che, nelle intenzioni della nuova legge,  sarà l'unica forma di sostegno al reddito cui i potrà far ricorso chi resta senza lavoro. Cercheremo, nei prossimi articoli, di spiegarvi in maniera semplice il funzionamento non solo delle nuove regole, ma anche di quelle attuali, forse destinate a sparire. Perchè forse? Perchè, in queste ultime settimane ha preso molto piede l'iniziativa di un referendum anti-riforma che, in caso di vittoria, potrebbe portare il sistema (e quindi anche le regole per l'accesso ai sussidi di disoccupazione) alla situazione ante-riforma Fornero, mantenendo in vigore le attuali norme. Cominceremo, quindi, da queste.

Attualmente, tre sono i sistemi più diffusi di ammortizzatori sociali: la disoccupazione, la mobilità e la cassa integrazione. La disoccupazione è divisa in due tipologie: ordinaria e con requisiti ridotti (esistono anche altre sottocategorie speciali, come la disoccupazione agricola e quella edile). Per accedere alla disoccupazione ordinaria, bisogna:

1 – aver perso il lavoro per: licenziamento o termine naturale di un contratto a tempo determinato; non spetta ai lavoratori che si sono dimessi volontariamente, salvo nei casi di giusta causa (discriminazione, abusi da parte del datore di lavoro, ecc.);

2 – essere assicurati all'INPS da almeno 2 anni;

3 – aver maturato almeno 52 settimane di contributi nei 2 anni precedenti al licenziamento/scadenza del contratto (cioè, chi perde il lavoro nel 2012, deve aver maturato 52 settimane di contributi a partire dal biennio 2010/2011);

Al lavoratore che rientra in queste casistiche, spetta, per un massimo di 8 mesi (12, per chi ha più di 50 anni), il 60% della retribuzione lorda mensile, ridotta al 40% per gli ultimi 2 mesi. Per il lavoratore che, invece, non è in possesso dei requisiti, c'è la possibilità di presentare la domanda di disoccupazione con requisiti ridotti. Per accedervi, bisogna aver perso il lavoro come al punto 1; essere iscritti all'INPS, come al punto 2; aver maturato almeno 78 giorni di contributi nell'anno precedente a quello in cui si è perso il lavoro (cioè, chi perde il lavoro nel 2012, deve aver maturato 78 giorni di contributi a partire dal 2011). In questo caso, si riceve, per un massimo di 180 giorni, il 35% dello stipendio lordo mensile per i primi 120 giorni, portato al 40%, per i restanti 60 giorni. Altra differenza tra i due tipi di sussidi è che la domanda di disoccupazione ordinaria va presentata entro 68 giorni dalla perdita del lavoro, quella con requisiti ridotti, invece, va presentata tra il 1 Gennaio e 31 Marzo dell'anno successivo a quello in cui si è perso il lavoro. Entrambi i sussidi scadono quando: si raggiungono gli 8 mesi (ordinaria) o i 180 giorni (requisiti ridotti), si trova un nuovo lavoro, si raggiunge la pensione. Per il resto, la procedura di presentazione delle due domande è la stessa.

Occorre, prima di tutto, recarsi presso gli uffici del Centro per l'Impiego della vostra zona, per dare la propria disponibilità ad un nuovo lavoro, ed essere iscritti al sito dell'INPS. Per iscriversi online, basta collegarsi e fare domanda di pin online, cliccare su richiedi pin e da lì cominciare la trafila dei form da compilare: nome, indirizzo, telefono, email, ecc. Metà del pin online verrà inviato via mail quasi subito, l'altra metà arriverà per raccomandata. Una volta avuto il pin completo, dovrete convertirlo in PIN dispositivo: entrate qui e cliccate su converti pin; da lì dovrete scaricare il modulo precompilato (c'è solo da mettere data e firma) e spedirlo via fax al numero riportato. Dopo qualche giorno, sarete abilitati e potrete accedere al sito e presentare la domanda di disoccupazione: dalla home page basta cliccare su servizi al cittadino -> Invio domande di prestazioni a sostegno del reddito -> disoccupazione, mobilità e trattamento speciale per l'edilizia -> disoccupazione non agricola -> scegliere disoccupazione ordinaria o requisiti ridotti -> invia domanda, compilare il form e, alla fine, stamparlo e conservarlo. Nel giro di qualche settimana (i tempi della burocrazia sono molto vari), riceverete comunicazione, per raccomandata, dell'avvenuta o mancata accettazione della vostra domanda.

La procedura è un po' lunga e farraginosa: per questo, vi consigliamo, anche se al momento non ne aveste bisogno, di iscrivervi comunque al sito dell'INPS, fare domanda del PIN e convertirlo in Pin dispositivo. In fondo non costa nulla e può sempre tornare utile.


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