Magazine Cucina
Ragazzi che bontà!
Non me li ricordavo, li sento sempre decantare dalla sorella numero 4 che quando viene a Mantova ne prende sempre di già fatti, anche se le ho regalato l'attrezzo per farli ma si sa, è un po' pigra, se li trova fatti tanto meglio. Hanno un sapore antico, mi ricordano le cucina di nonna Teresa, forse hanno un che di stracciatella, quella con il brodo e le uova, non si parla di gelato qui. Visto che oggi avevo la macchina ho deciso di approfittarne e sono andata a un centro casalinghi dove hanno veramente di tutto. Oltre a prendere un regalino per la sorella numero 3 mi sono comprata l'attrezzo per fare i passatelli. Si tratta di una specie di schiacciapatate ma con i fori più grandi dove si mette l'impasto e si schiaccia direttamente nel brodo in ebollizione. Ma partiamo dall'inizio. Il brodo. Ecco io non sono una grande amante del brodo, soprattutto quello di carne e quindi di solito mi affido a dei buoni prodotti granulari, il più naturali possibile, o dei dadi bio, sempre e solo vegetali che non voglio sapere cosa c'è in quelli di carne. Certo se per tre settimane di fila mi dimentico di comprarli, nonostante siano nella lista della spesa, vuol dire che il brodo va fatto proprio partendo dall'acqua e le verdure. Così ho messo una pentola d'acqua fredda al fuoco, ci ho messo 3 bei pomodorini ciliegini, un cuore di sedano, 2 carote, un ciuffetto di prezzemolo, 1 cipolla infilzata con 2 chiodi di garofano, qualche bacca di ginepro, 1 foglia di alloro, qualche grano di pepe nero e una presa di sale marino. Ho portato a ebollizione e ho fatto cuocere per circa 30-40 minuti con il coperchio a metà, che non mi ricordavo se il brodo si cuoce coperto o scoperto e ho optato per una via di mezzo. Ho filtrato questo brodo saporito e ne ho messo un po' in una pentolina. Poi ho fatto la ricetta che si trova sul retro della scatola, dimezzandola e invece che per due persone a me la quantità è venuta per una scodella di passatelli tutti per me. Va detto che quello è stato il mio pranzo, non ho mangiato nient'altro, magari se ci fosse stato un secondo con un contorno, come si faceva una volta, o magari si fa ancora nelle case più tradizionali rispetto alla mia, allora in quel caso la dose sarebbe stata sufficiente anche per due persone.Ho dovuto andare a naso con il grana che è menzionato negli ingredienti, senza specificare la dose, ma poi non si ritrova nella ricetta. Ecco come ho fatto. In una ciotola ho sbattuto un uovo, ho messo 2 cucchiai di pangrattato, 2 cucchiai di grana grattugiato, mezzo cucchiaio di farina e una presa di sale. Ho mescolato bene e ho messo l'impasto nell'attrezzo per i passatelli, l'ho messo sopra la pentola con il brodo e ho premuto. Con il coltello ho tagliato i passatelli che sono caduti nel brodo e sono rimasti staccati gli uni dagli altri. Il mio timore era che si sarebbero incollati al coltello e fra di loro ma non è successo. Ho raccolto l'impasto rimasto sulle pareti dell'aggeggio, bisognerà trovargli un nome migliore, e ho schiacciato anche questo facendo dei mini passatelli che ho buttato nel brodo. Ho fatto cuocere per 10 minuti e li ho serviti....a me stessa. Un sapore di casa, d'inverno, di cucina economica. Tanti bei ricordi evocati da questo piatto che mi era quasi sconosciuto.
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