forse in quel ciondolo, più di altri c'è una parte consistente ed intima di me, c'è il segnale di una svolta, le riflessioni di un momento difficile.
Il primo ciondolo che ho realizzato.
Fin dal primo mercatino che ho fatto l'anno scorso, lo porto sempre con me, ma già da allora ho deciso che non lo venderò mai. Però spesso mi è stato chiesto se è in vendita, qualcuno scherzosamente si è anche prenotato nel caso cambiassi idea.
Così in questi giorni, anche se è da tempo che ci medito, ho realizzato un ciondolo un po' particolare, è un po' l'unione tra il vecchio e il nuovo, per non dimenticarmi mai da dove sono partito, ma avendo sempre davanti una strada da percorrere, che in questo momento sta vivendo momenti di trasformazione continua. E magari quel modo di esprimermi troverà nuova vita nelle cose che farò in futuro.
Eccolo il ciondolo, in due scatti che ne evidenziano la parte anteriore, il nuovo che avanza con l'inserimento della sabbia come elemento materico e decorativo, qualcosa che al tatto si fa riconoscere e che torna a sposarsi, come sulla spiaggia di Fossalon, con il legno e le conchiglie.
Particolare della parte anteriore del ciondolo.
E la posteriore dove i disegni sono tornati protagonisti e dove le figure abbozzate rappresentano il forte contrasto tra quello che potrebbe essere il mio lato più riflessivo e quello più euforico per essere riuscito in un momento di crisi a riappropriarmi dell'uso delle mani per creare qualcosa che sia tangibile.
Particolare del retro del ciondolo.
Buona creatività a tutti… Alberto