Vacilli capanna bicocca,
tua era la silente notte,
ardeva il tizzo sotto la pula,
rosolavano quasi cotte
castagne attese con premura.
Stese dentro caldi scrigni
cercavano un breve sollievo,
l’aspettavano mugnai incipriati,
bianchi come cigni,
per l’ultimo sospiro.
Ma quel fumo turchino
non è fuggito dai retini degli orti,
delirante e indefinito
è inalato da disperati quasi morti!
Altri fumi, altri cheti orti,
altri odori, altre sorti.
Segui Karl su: http://arrachione.blogspot.com