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VECE, INVECE, VICE-, SUMO; Uomini: ARTEMISIA; Comuni

Creato il 14 dicembre 2012 da Chinalski

Véce
Latino vice(m) ‘mutazione, cambio’.
Sostantivo femminile [plurale veci].
1. (letterario) Mutazione, avvicendamento: quando con vece assidua / cadde, risorse e giacque (Manzoni).
2. In vece di (o più comune, invece di): in luogo, in cambio di: in vece mia, tua, sua (o in mia, tua, sua vece), al posto mio, tuo, suo.
3. (plurale) Mansioni, funzioni, in quanto esercitate da un sostituto: fare le veci del sindaco; firma del padre o di chi ne fa le veci.

Invéce
Composto di in e vece.
Anche, antico, in vece.
Avverbio.
Al contrario: credevo di trovarlo, invece non c’era.
Con valore rafforzativo, è spesso preceduto da ma o mentre: doveva partire ma invece è rimasto.
Nella locuzione preposizionale invece di o in vece di: in luogo di, al posto di: invece di rispondere ha alzato le spalle; in vece di Giorgio verrai tu.
Seguito da aggettivo possessivo, ha sempre grafia divisa: in vece tua verrà Umberto.

Vìce-
Voce dotta, latino vice ablativo di vices ‘vece’: propriamente ‘in vece di’.
Primo elemento di parole composte che fanno riferimento a carica, ufficio, significa ‘che fa le veci di’, ‘che svolge o può svolgere le funzioni di’: vicedirettore, viceré.

Una (parola) giapponese a Roma

Sumo ['sumo]
Voce giapponese, propriamente ‘lotta di uno contro l’altro’.
Sostantivo maschile invariabile.
(sport) In Giappone, tipo di lotta in cui ciascuno dei due contendenti, entrambi di notevole peso, deve atterrare l’avversario o sospingerlo fuori dall’area di combattimento.

Sumotori [sumo'tori]
Voce giapponese.
Sostantivo maschile invariabile.
(sport) Lottatore di sumo.

Uomini e parole

Artemìsia
Dal latino artemisia(m), che è dal greco artemisía ‘(pianta) sacra ad Artemide’.
Sostantivo femminile.
Pianta erbacea aromatica, con foglie frastagliate e piccoli fiori gialli (famiglia Composite).

Luoghi (comuni) del mondo

Mario Cacciari non ci propone un luogo comune, ma comunque dà il suo contributo all’analisi della frase
“il bue che dà del cornuto all’asino”.

— Ed io aggiungo che in Francia, invece, il grande (ma che dico, l’immenso) George Brassens, nella canzone "Grand Père" commenta:

Ah! c’est pas joli…
Ah! c’est pas poli…
A une fesse qui dit merde à l’autre.

Ah! mica è carino…
Ah! mica è educato…
Una chiappa che dice merda all’altra.

Mi pare stupendo, no? —



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