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Vedi le ragazzine in metro che fanno razzia di portafogli, le segui, le denunci, tutti in questura, loro ti accusano di violenza sessuale. Ogni giorno la guerra civile sotto la metro

Creato il 17 gennaio 2014 da Romafaschifo
Vedi le ragazzine in metro che fanno razzia di portafogli, le segui, le denunci, tutti in questura, loro ti accusano di violenza sessuale. Ogni giorno la guerra civile sotto la metroUltimamente non uso molto la metropolitana ma ieri (16/01/2013) verso le 15:45 circa mi sono trovato a fare il cambio dalla A alla B a Termini e visto che seguo con assiduità questa pagina e leggo un po' di stampa locale mi ricordo di stare attento alle ormai famigerate baby gang di borseggiatori di cui tanto si parla.
Mi ero raccomandato appunto di fare attenzione, ma non pensavo che sarebbe successo ciò che tra poco racconterò, insomma non pensavo che sarebbe stato così facile incontrarle.

Appena esco dal vagone mi passano davanti due ragazzine che corrispondono più o meno ai tanti identikit pubblicati qui: origini rom, tracolla e poi soprattutto noto dei lunghi teli con i quali si coprivano le spalle. Tipo un pareo di cui sinceramente mi sfuggiva l'utilità considerato che lo avevano sopra la giacca. Mentre ci avviciniamo alle scale mobili, io ero dietro di loro, se ne aggiungono altre due. Anche loro tracolla e stesso aspetto. Ora sono quattro e si fermano alla base delle scale mobili creando anche un po' di intralcio. Io sono a distanza e mi appresto a salire quando due di loro salgono, fanno salire quella che poi sarà la preda e dietro salgono anche le altre due. Tipo una tattica di accerchiamento. Due davanti e due dietro.

Io a questo punto sono ad un metro da loro e vedo che una delle due che stava dietro infila con nonchalance la mano dentro la borsa della signora che la precedeva. Non faccio in tempo a dire "a" che dalla parte superiore della scala mobile arrivano delle urla: "attenti alle borse e ai portafogli".

Appena sente le urla la ragazzina ritira la mano e scende dalle scale mobili contromano. Io, che mi trovavo sempre dietro, scendo allo stesso tempo. La vittima del borseggio non si è accorta di nulla causa la ressa e la velocità in cui si è svolto il tutto.
Le due si rifermano alla base delle scale mobili e vengono raggiunte dalle due che nel frattempo avevano risalito la rampa di scale. Mi fermo anche io a breve distanza per vedere cosa fanno e comincio a guardarmi intorno alla ricerca di un agente di stazione per denunciare l'accaduto.
Lungi da me fare il giustiziere, ho ritenuto solo in quel momento di non far finta di nulla e di denunciare quello a cui ho assistito. Come sono convinto sia normale.

Purtroppo non vedo in vicinanza agenti di stazione, ma vedo come si muovono le quattro ed è chiaro che stanno cercando un'altra vittima. Risalgono le scale e cominciano a girare per le banchine guardandosi intorno e accelerando il passo ogniqualvolta sta per ripartire un treno avvicinandosi ai convogli, senza però mai prenderli. Non si accorgono di me perché riesco sempre a mantenermi a distanza.

Gli vado dietro e mentre le tengo d'occhio cerco sempre un agente di stazione. Nel frattempo per tutelarmi cerco di scattare una foto, se ne accorgono, e usano quei teli che avevano dietro per coprirsi il viso. Ecco a cosa servono!
So benissimo che non si possono fare foto nelle stazioni, ma ritengo che se assisto ad un tentativo di furto questo divieto può e deve venir meno essendovi in corso un reato ben più grave. Le seguo ancora mentre adesso vanno in giro con quei teli messi a mo' di burqa, così:
Vedi le ragazzine in metro che fanno razzia di portafogli, le segui, le denunci, tutti in questura, loro ti accusano di violenza sessuale. Ogni giorno la guerra civile sotto la metro

Mi guardano e allungano il passo stavolta verso l'uscita interna alla Stazione Termini. Finisce così il via vai tra banchina metro A e banchina metro B. Lo puntualizzo perchè sia chiaro che non stavano lì per prendere il treno...

Finalmente incrocio un agente con la sigla ITALPOL, ha lo smarthphone in mano e quindi gli chiedo se è in servizio. Mi risponde di no, che ha staccato e mi dice che nel gabbiotto di sopra sicuramente trovo qualcuno. Arriviamo ai tornelli con le quattro che ormai avevano capito che stavo cercando di segnalarle, una mi urla "ma che sei uno in borghese?" e con l'aiuto dell'agente che aveva finito il servizio chiamiamo altre due guardie poco distanti che ci raggiungono. Nel frattempo le quattro escono dai tornelli ma gli agenti riescono a fermarle. Loro e non io, sottolineo che io in tutta la storia non le ho mai toccate con mezzo dito. Dopo capirete il motivo di questa puntualizzazione.

Il primo agente, quello fuori servizio, si allontana e rimaniamo quindi io, le quattro e le due guardie giurate.

La prima cosa che dice una delle due guardie giurate è un "ancora tu" rivolto ad una delle quattro, lei di conseguenza si fa una grossa risata. Inizia un coro di "noi fatto niente" ed una mi dice guardandomi "noi abbiamo i pidocchi". Mi rimane ignoto il motivo. Mentre io racconto alle due guardie giurate come sono andate le cose, continuano a ridere e scherzare parlando nella loro lingua. Una delle guardie gli dice di fare silenzio.

Finito di spiegare sempre la stessa ragazzina riconosciuta dalla guardia dice testualmente rivolto a me: "lui ci stava seguendo perché ci voleva violentare". Nei post pubbliccati su questo blog avevo letto di accuse del genere, ma rivolto direttamente alla mia persona mi ha fatto davvero un brutto effetto.

Gli ho risposto che non sono stupido e non lo sono nemmeno i due agenti e di stare attenta a quello che dice. Sempre la stessa si allontana di un paio di metri, mi fa cenno di avvicinarmi e mi dice di andare in disparte con lei che mi deve dire qualcosa. Io, naturalmente, non lo faccio. Torna e dice testualmente: "noi rubiamo, ma adesso non abbiamo rubato niente".
Io chiedo ai due agenti come procedere e loro mi dicono che si può fare la denuncia, ma che non serve a nulla e dopo due ore le ragazzine sono di nuovo al loro posto. Ne fermano decine al giorno mi dicono.
Io ritengo fuor di dubbio effettuare la denuncia perché ho assistito con i miei occhi al tentativo di borseggio ed insisto per chiamare la Polizia. E così viene chiamata.

Ci avviciniamo al box di stazione e le ragazze si siedono a terra sempre con la massima tranquillità e senza lasciar trasparire alcuna preoccupazione. Passa del tempo prima che arrivi la Polizia e mentre sono fermo lì vedo moltissimi agenti di stazione passare, nonostante poco prima sotto non è stato così facile trovarli, segno che comunque la stazione è presidiata. Ci parlo un po' e tutti mi dicono che è una battaglia persa e che è tutto inutile. Tutti mi confermano che la situazione negli ultimi tempi è degenerata. Dunque non è Roma fa Schifo che esagera... Io credo che vista la loro presenza massiccia, almeno in superficie, avendo un comportamento più attivo rendergli la vita difficile non credo sia impossibile. Non capisco questo "è tutto inutile" ripetuto continuamente. È chiaro che lavorano tra mille difficoltà, ma ritengo si possa fare di più, e questo spirito disfattista, che sicuramente deriva da una situazione che non si riesce ad arginare, non giova a nessuno. Opinione mia.

Con i nuovi lavori da dove è posizionato il box è possibile vedere le banchine sottostanti tramite una grossa vetrata e mentre aspettiamo la Polizia assistiamo dall'alto ad un paio di tentati scippi con conseguente fuga. Le quattro si godono lo spettacolo ridendo e scherzando mentre io rimango sbalordito dalla semplicità e normalità in cui si svolge il tutto. Come detto all'inizio avevo letto dei continui borseggi ma mai avrei creduto di assistere a scene simili con tanta facilità. Noto poi che le ragazze si scambiano le scarpe non so se per nascondere refurtiva di furti precedenti.

Arriva la Polizia con due agenti e mentre spiego l'accaduto ne arrivano altri due. Mi dicono che per perquisirle c'è bisogno di una denuncia. Gli dico che non c'è nessun problema per me ad effettuare la denuncia. Perché dovrebbero esserci poi? Devo andare però al Commissariato perché sul posto non si può fare. Le ragazze sono quattro e quindi per andare tutti al commissariato c'è bisogno di ben tre volanti. Dico che io posso anche andare con i mezzi pubblici per risparmiare una volante, ma insistono perché vada con loro. Nell'attesa delle volanti ci scambio quattro chiacchiere e mi dicono che scene del genere si verificano circa cinque volte al giorno ed anche loro mi confermano che negli ultimi tempi la situazione è totalmente fuori controllo. Un piccolo messaggio a chi considera 'razzismo' l'attenzione che questo e altri blog prestano al fenomeno. 

Arrivano le volanti e ci dirigiamo tutti al Commissariato dove giungiamo alle 17 circa. Nella stanza di fianco alla mia dove aspetto di fare la denuncia sento le ragazze che continuano a ridere mentre vengono identificate. Capisco dalle voci che due hanno più di quattordici anni.


Un agente, molto gentile, prende la mia denuncia e mi spiega che ho fatto bene e che non è assolutamente vero che non servono a nulla.

Ora verranno chiamati i genitori e dovranno rispondere anche loro di quello che fanno le loro figlie. Esco dal commissariato alle 17:30 e raggiungo la stazione Termini con un autobus.

Vado a prendere il treno verso Laurentina e mentre salgo vedo due agenti di stazione che allontano due ragazzine che allora corrono verso la metro A. Le lasciano andare a far piangere altri turisti e altri pendolari.
Arrivo a casa e leggo questo articolo.

Denunciate tutti, è l'unico modo che ci rimane per mettere fine a questa situazione. Se Atac, la vigilanza, la Città di Roma continuerà a non far niente anche in presenza di centinaia di denunce almeno avremo dei reali colpevoli. Anche per risarcire le tantissime vittime.

Lettera Firmata

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