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Vegan frequency

Creato il 08 maggio 2014 da Timetobe

WANT TO BE A VEGAN?

EAT *VEGAN (ovvio)
DRESS *VEGAN (ovviamente)
SHOP *VEGAN (ma?!)
THINK *VEGAN (sempre)

La parola é piccola ma in significato e il fascio di concetti che si porta dentro é dietro é grande: la parola da sola non basta bisogna sentirla e farla propria. Chi ha letto l’articolo “v”affé al “v”angolo ha scoperto la prefazione di quello che vuole essere un nuovo capitolo da conoscere e da approfondire.

VEGAN FREQUENCY

Le domande che mi faccio sono tanto banali quanto concrete, si racchiudono un una fondamentalmente: “come si fà?”

Ho cercato di fare mio quanto meno il “shop Vegan” facendo una passeggiata tra i corridoio del supermercato… panico! O che era la prima volta che non avevo già una lista pronta delle cose che mi servivano, le solite cose che prendi a prescindere: jogurt magro, uova, tonno, cracker, salmone, burro…
Si ssi, panico perché non appena le prendevo in mano, tutte, esclusa una, dovevo subito fermarmi: neanche i derivati. (!!!)

VEGAN FREQUENCY

Mi fermo, mi guardo attorno e per un attimo forse divento veramente Vegana e realizzo come debba essere complicato. Ad altezza pochi c’é tutto quello che non posso avere e che é contro il mio modo di pensare: industrie di animali che vengono sfruttati per trarre da loro tutto ciò che si può, gli si tolgono le piume, la pelle si mangia la loro carne oppure li si imprigiona a una vita di servizio appropriandosi di ciò che nasce da loro.

E l’anima?

È un pensiero arrogante, pretenzioso, avido: “lo faccio perché ne ho bisogno.” Oppure “é la legge della natura, o mangi o sei mangiato!” Davvero crediamo che la fine del modo sarà rappresentata da flotte di mucche che busseranno alle porte e ci diranno serie: “ora tocca a me, esci!” (???!!!)
Oppure creare un equilibro può permettere che non ci sia più nessun out-out tra le forme di vita e che si possa semplicemente riconoscere che si può vivere anche senza macellare carne?

VEGAN FREQUENCY

Si. Ecco la ricetta Vegan Happy&Cool di Alberto:

“Cubetti di Tofu “curcumati” avvolti da un sottile strato di alga Nori su letto di pomodori pachino sbollentati e dadini di patate novelle. Per un sapore più intenso spolverata di sale rosa Himalayano aromatizzato al sedano. “

Questa ricetta é stata pensata a tre teste e riunisce i vari aspetti delle tre persone che ne hanno preso parte, dentro quindi c’é il sapore, i colori, il dettaglio, l’alternativa. Cosa vogliamo dirvi? Che anche senza un libro, o ricettario prendete gli ingredienti che avete a casa e provate a cimentarvi in qualcosa di nuovo!

#DISCOVERINGVEGAN


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