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Vegetarian meal, please!

Creato il 26 aprile 2014 da L'Angolino Di Ale @LangolinodiAle

Ciao a tutti! È passata da poco la Pasqua e la tavola è tornata ad imbandirsi di piatti ricchi e leccornie varie. Non sono mai stata una che ama stare tanto seduta a tavola a mangiare (men che meno per le feste comandate) e non sono mai stata particolarmente amante dei classici menù pasquali: capretti, agnelli al forno ed animali vari conditi con salse di ogni tipo. In generale posso dire di non essere mai stata amante della carne, mi sono sempre limitata a mangiare una misera bistecchina una volta ogni tanto e stop. Diciamo che non l’ho mai mandata giù volentieri. Negli ultimi anni ho quasi del tutto eliminato la carne, trovandomi però con alcune carenze nutrizionali. Ho così deciso di iniziare a studiare meglio l’argomento e, volendo imparare qualcosa in più, ho scoperto che esistono decine di manuali e libri sul vegetarianismo o per chi vuole mangiare in modo differente, senza rinunciare al gusto ed al giusto apporto nutrizionale.

I vegetariani dovrebbero possedere il concetto morale che l’uomo non è nato come animale carnivoro, ma è nato per vivere dei frutti e le erbe che la terra produce
- Mohandas Gandhi, Discorso per la London Vegetarian Society (1931) -

Non mangio quasi più la carne e mangio pochissimo pesce: non posso considerarmi una vera vegetariana, direi piuttosto una “semi-veg“.

Leggendo e studiando l’argomento ho scoperto che, chi decide di eliminare del tutto la carne dalla propria tavola, fa del bene, non solo a sé stesso, ma anche all’intero pianeta. Si calcola infatti che un vero vegetariano riduca in un anno fino a 3 volte le emissioni di CO2 emessi nell’atmosfera.

Se niente importa. Perché mangiamo gli animali? di Jonathan Safran Foer (Guanda Editore)

Esistono un sacco di progetti interessanti. Uno di questi è il progetto della Fondazione Umberto Veronesi “Blue for food” (potete approfondire qui) il quale promuove un’alimentazione sana, cercando di identificare gli alimenti giusti per la prevenzione di malattie e disturbi legati all’alimentazione.

A mio avviso questi progetti sono utilissimi per imparare a riconoscere ciò che ci può far stare bene e per auto-educarci al rispetto di noi stessi e dell’ambiente nel quale viviamo.

Durante le mie ricerche ho trovato tantissime letture interessanti (che ho subito inserito nella mia wishlist), ad esempio : “Eat different” di Lorenza Dadduzio e Flavia Giordano (Gribaudo Editore) oppure una lettura incentrata sui colori degli alimenti ed i loro effetti benefici “Il cucchiaio arcobaleno” di Y.S. Prete e V. Costanzia (Sonda Editore).

Molti pensano che la cucina vegetariana o vegana sia solo una moda passeggera o una trovata pubblicitaria, in realtà non è così. Basti pensare a tutti i medici e scienziati che fino ad oggi hanno sempre promosso questo tipo di alimentazione. Una famosa sostenitrice di questa tendenza era (la grandissima) Margherita Hack la quale ha spiegato le ragioni della sua scelta nel libro “Perché sono vegetariana“.  Io penso che, se studiosi di questo calibro hanno intrapreso questa via, dovremmo cercare anche noi di prendere esempio e comprendere se possiamo provare a muoverci (e a pensare) in modo differente rispetto a ciò che la società decide per noi.

Ho trovato nel blog di Valentina, un bellissimo vademecum (stilato sempre dalla Fondazione Veronesi) degli alimenti che dovremmo privilegiare per stare meglio. Ad una prima occhiata non mi pare che manchi nulla rispetto alla dieta di un onnivoro : legumi, ortaggi, verdure, frutta, cereali, … insomma nulla da temere per chi, come me, ha deciso di dare una svolta alla propria alimentazione. Possiamo solo guadagnarci in salute!

La salute vien mangiando

Per documentarmi ulteriormente ho fatto anche qualche ricerchina sul web ed ho scoperto un sacco di blog interessantissimi che propongono delle sfiziosissime ricette “alternative”. Ho trovato, ad esempio, sul blog di Michela “Una noce di burro e un libro”, una ricetta buonissima (e ricca di ferro) di polpette di lenticchie.

Ho scoperto, tra l’altro, di non essere l’unica ad avere questo “rifiuto” nei confronti di alimenti di origine animale. Anche Ilaria ne parla sul suo blog. La modalità “mangia piante” è ufficialmente “ON” anche per me!

A breve vi parlerò di una delle letture “a tema” fatte nell’ultimo periodo, si tratta di un libro di Umberto Veronesi (un saggio molto interessante sull’importanza di un equilibrio alimentare che rispetti la nostra salute e quella dell’ambiente intorno a noi).

E, più avanti vi dirò la mia su un altro libro, sempre relativo a questo argomento, che vorrei leggere al più presto: “Se niente importa. Perché mangiamo gli animali?” di Jonathan Safran Foer (edito da Guanda). Vi farò sapere!

Intanto vado a farmi una bella tazza di tè verde, buono ed anche antiossidante (…sapete, non vorrei ossidarmi prima del tempo!)

Per oggi vi saluto ed aspetto i vostri commenti. Cosa ne pensate di questo argomento? Avete qualche ricetta o lettura interessante da consigliarmi su questo tema? Sono pronta a segnare tutti i vostri suggerimenti!


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