Milano, 10 maggio 2010 – Audi Melges 24 Sailing Team torna dal Campionato Italiano appena conclusosi ad Alghero con diverse conferme e l'ottimismo di essere sulla strada giusta per portarsi nelle posizioni di vertice a partire dai prossimi appuntamenti.
Il colore rosso, quello delle innumerevoli bandiere di protesta sventolate dai concorrenti, ha caratterizzato questo strano Campionato Italiano che, non tanto per il vento (disputate solo la metà delle prove del programma) quanto per le scelte e l'operato del Comitato di Regata, è stato pesantemente condizionato e caratterizzato da una raffica di richieste di riparazione ad ogni prova. A tale non auspicabile ma inevitabile situazione conseguente all'attività del Comitato sono seguite ore di dibattimenti davanti alla Giuria ed una serie infinita di sentenze che porteranno probabilmente il caso del Campionato Italiano Melges 24 2010 all'attenzione dell'International Sailing Federation.
Il titolo di Campione Italiano 2010, a parimerito (decisione singolare, inedita ed impossibile non essendo contemplato nello sport della vela il parimerito) è, per verdetto della Giuria, di Uka Uka Racing e Saetta a cui vanno i complimenti di Audi Melges 24 Sailing Team, essendosi dimostrati, al di là dei pesanti condizionamenti esterni citati, come tra i team più in forma in acqua ad Alghero.
La classifica per Audi Sailing Team, in mezzo ad uno sventolio di bandiere rosse, parla di una tredicesima posizione finale che nei numeri cela in parte il buon progresso, rispetto alla prima apparizione stagionale di Scarlino, mostrato da tutto l'equipaggio di Riccardo Simoneschi, anch'esso coinvolto in chiamate arbitrali discutibili (3 volte su 6 regate) sin dalla prima prova del programma (ed oggetto poi di proteste accolte dalla Giuria e trasformate in “redress”) che hanno stravolto i punteggi delle successive prestazioni del Melges 24 Audi obbligato in acqua a subire le penalizzazioni, prima di discutere (non unici) gli errori arbitrali a tavolino con la Giuria.