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Vela Mini 6,50 - Diario di Bordo - Caracci nella Storia

Creato il 31 agosto 2010 da Andrea
Vela Mini 6,50 - Diario di Bordo - Caracci nella Storia
Les Sables- Les Açores: Andrea Caracci unico Italiano in gara, sale sul podio di questa regata.Il Milanese ha meritato un terzo posto che passerà alla storia della Classemini Italia.Continuano le qualifiche: Gallo, Lusso, Riccobon, Sabbatini e Zambelli hanno gia' concluso.Luca Sabiu conclude il suo percorso proprio nella serata di oggi alle 18:00. Italiani sugli scudi, nel microcosmo Mini 650, in questa estate 2010.Se a Luglio il protagonista era stato Di Benedetto, col suo straordinario arrivo dopo l'inimitabile periplo, ad Agosto ne ha assunto il testimone un fantastico Andrea Caracci.Negli ultimi tre anni avevamo incominciato ad abituarci agli ottimi risultati degli italiani. Apolloni ,Pedote, Pendibene e tralascio qualcun'altro per mancanza di tempo, erano già rifulsi coi loro podi .Questa volta però mi pare che il boato sia ancora più assordante.La Les Sables-Acores può, a pieno titolo, configurarsi come regata seconda solo alla Transat 650 per prestigio e difficoltà e tra i proto... forse si tratterà di una opinione personale ma… per quanto altissimo sia diventato il livello nei Serie, continuo a credere che il primeggiare su barche tanto difficili da mettere a punto, gestire e domare sia ancora un pò più difficile.Andrea Caracci ha meritato un terzo posto che passerà alla storia della Classemini Italia.
Leggete il suo resoconto. Io ho ben poco da aggiungere se non un aneddoto la cui rivelazione credo che non dispiacerà al milanese.Dicembre 2009. Parigi. Io, Il predidente Pantuso ed il vice Parrocchetti siamo alla vigilia dell'Assemblea di Classe.Andrea ci raggiunge sul fare della sera, dopo un viaggio articolato e stancante. Sono le 19 e mentre io, che di certo non sono uno che si tira indietro in quanto ad allenamento, mi tuffo sul letto con in mano il telecomando, Andrea, probabilmente più stanco di me, si spara in stanza un circuito di 20 pettorali, 20 dorsali, 20 tricipiti, 60 addominali, da ripetere per tre volte!Tenete conto che in quel periodo non maturavano gare imminenti e che Andrea soffriva ancora molto per l'occhio, offeso durante la Transat 2009.Capito che determinazione e che forza di volonta? Se a queste aggiungiamo le risapute doti tecniche di marinaio e velista, concorderete con la mia affermazione secondo la quale non sarà affatto facile rimpiazzarlo, nel malaugurato caso le sirene di Bahia 2011 non riuscissero a sedurlo.
298.8 !! Le miglia coperte da Delesne nelle 24 ore, a mio parere, fanno impallidire tutti gli altri record delle barche più lunghe.E' evidente che Bertrand ha tratto vantaggio, in termini di sicurezza ed autogestione, dalla sua incursione nei Figarò, sui quali ha corso en double la Transat AGR 2. La stessa traiettoria ha tratteggiato Picault, che ha portato il mitico 198 al quarto posto, soffiandolo per meno di un minuto (dopo 13 giorni di gara!) a Rogues.Nel complesso le barche meno recenti si sono difese benissimo: se non avesse perso l'albero il 630 di Barnaud, barca con più di quattro anni, avrebbe conteso il podio ad Andrea. Del Magnen del '97 ne abbiamo parlato benissimo e infatti Veronique Loisel ha portato al meglio il 429 ex di Pella nel 2005.Tra i progettisti il "Mediterraneo" Manuard, prossimo al debutto nei 40 alla Rhum, ha vinto a man basse ogni tipo di confronto.Delesne, Caracci, Barnaud montavano sue creature, ed anche l'ultima di queste, il 787 di Normand, ha infilato una seconda tappa da sogno.
Tra i Serie anche questa volta si ha avuto l'impressione di assistere alla recita del fenomeno migliore in assoluto, come già con Lobato gli anni scorsi.Xavier Macaire era stato l'ultimo a cedere, nel 2009, al ritmo infernale del lusitano, e solo per la rottura di un timone.Ora ha confermato il suo stato di grazia alle portanti forti, infliggendo distacchi imbarazzanti ai pur forti avversari, piazzandosi settimo scratch con un incredibile, se non avessimo già visto qualcosa di simile con Lobato, terzo posto assoluto nella seconda tratta.Quest'anno ha corso tre sole regate, le ha vinte tutte e queste rispondono al nome di Mini Pavois, Mini Fastnet ed Acores. Poi si trova sempre qualcuno che farà meglio, i record sono fatti per essere battuti ma, signori... che classe!Ora anche per lui il passaggio delicatissimo nei Figarò, ma se non riuscisse uno con le sue qualità...
Il secondo Serie, Marc Allaire, tra l'altro secondo anche al Fastnet è, in fondo, una sua creatura. Nel 2008 Xavier se lo associò alla Demi Clè, nell'anno in cui si sviluppava su tre tappe belle lunghe, con passaggio addiritura a Cardiff.Naturalmente vinsero a mani basse e non è difficile pronosticare che nel 2011 Marc, senza più l'ingombrannte fardello del compagno di allenamemti a La Rochelle, dovrà assumersi il difficile ruolo di favorito nelle gare che contano.A proposito... non vi ho ancora detto su che barche correvano i suddetti e, con loro, tutti i primi 10 classificati...Non ci vuole molta fantasia. Niente altro che i soliti immarcescibili Pogo2!
E da noi le Qualifiche vanno a gonfie vele.Gallo, Riccobon, Sabbatini, Zambelli hanno felicemente congiunto Adriatico a Tirreno, Lusso si è espresso benissimo sul percorso classico e mentre scriviamo Sabiu e' appena giunto felicemente al termine del suo percorso, mentre Tiziano Rossetti con rotta su Venezia dovrebbe farcela a breve.Federico Fornaro scenderà in campo a Settembre per raggiungere l'Escala col suo P1 alla fine delle mille miglia en solo e, nel frattempo, si sta costituendo una bella squadra che terrà alto il nome della Classe italiana nelle due belle regate spagnole di fine stagione: la Mini Empuries e la Mini Barcellona.
Insomma... nessun dorma, visto che siamo belli attivi e gasati al punto giusto dalla bella impresa di Caracci.
(da www.classemini.it di S. Paltrinieri)

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