Mentre scriviamo queste righe si è conclusa da poche ore la Mini Golfe, regata in solitario di "sole " 100 miglia ma che si deve essere rivelata dal peso specifico probante, come sempre accade su quei campi di regata.
Le considerazioni:- 6 ritirati su 15 iscritti testimoniano, come se ce ne fosse stato ancora bisogno, che non esistono regate facili sui Mini. I due incagli notturni a St. Marie fanno accapponare la pelle, tanto più che uno dei protagonisti, Eric Lull di 566 è stato nostro simpatico ospite al GPI ed alla SMS... Guardia sempre altissima, ragazzi!- Andrea Pendibene è un mostro di regolarità. Ha digerito con aplomb professionale i danni subiti nella collisione durante il trasferimento ed ha infilato un bel secondo posto. Alla via così...- Le regate italiane sono state altamente formative. Infatti il primo Serie è quello di Chavarria che aveva già portato il suo TipTop 596 al terzo posto all'Arci ed alla SMS.- In Med i proto sono in seria crisi. Tolta la muta dei Te Salt, i Twister, nati come Serie, qualche appassionato come Zoccoli e Zambelli&Zamagna, se mancano anche quei pochi Spagnoli la prospettiva si fa nera: solo 2 barche sono partite da la Grand Motte e non crediamo che sarà meglio tra 15 giorni al Grand 8... un vero peccato!- Bravo a Sergio Frattaruolo che persegue con regolarità nel suo percorso di formazione e crescita tecnica. E' arrivato alla fine, affilando le armi per la prova più lunga.
Se 100 miglia hanno fatto 'sti sconquassi cosa accadrà moltiplicando per 5 la posta?Le Grand 8 è una scommessa dall'altissimo valore tecnico da parte del Circolo Organizzatore. In Med non si era mai vista una regata in solitario così lunga e a mio giudizio gli ostacoli posti sul lungo cammino dei concorrenti, campi di mitili, 2 volte cap Creus, le Isole Medes, il Mistral imperante, rendono questa prova di valore assolutamente non inferiore alle rinomatissime "solo" del Nord.Leggiamo di numerosi Italiani iscritti... non ce ne vorranno se preferiamo citarli a prova conclusa... troppe volte si fa della pubblicità gratuita ad armatori la cui unica fatica è stata quella di spedire un modulo...
Se in Med la stagione tambureggia, Douarnenez si appresta a diventare la capitale dell'Impero Mini del Nord.La sonnolentissima cittadina dell'Iroise nella prima metà di Giugno si anima, ed una pletora di gentilissimi ed attivissimi pensionati fa a gara per accogliere nel miglior modo possibile i concorrenti del Map e del Mini Fastnet. L'Agnes Peron propone 200 miglia "en solo" con la chicca del passaggio a Raz De Sein... da pelle d'oca anche per i più scafati!Rogues, Boidevezi, Raison, Normand, l'immarcescibile Reichers saranno tutti della partita, così come lo saranno la settimana successiva alla Classica più classica che esista: il Mini Fastnet.La crisi ha picchiato duro anche qui ed i cento iscritti di pochi anni fa sono una chimera. Il numero dei partenti pelerà comunque la settantina, che è sempre un bel vedere.La rappresentativa italiana ci sarà anche questa volta, sparuta ma ci sarà.Luca Zoccoli, dopo il quarto posto all'UK Fastnet staccato con Pendibene nel 2007, si riaffaccia sul percorso dalla parte più classica per i Mini 650. Lo accompagnerà quell'Alberto Bona appena secondo pochi giorni fa alla SMS.
Nicola Ricchetti, dopo il bel piazzamento al GPI, ha rotto le riserve e consentirà a Paltrinieri di coronare il suo vecchio sogno di metà anni 90: portare Duchessa, ora Extra, sulla soglia del MITO.Chiaro che la situazione tecnica nei Proto lassù è assolutamente ingestibile. Il Gotha del Gotha sta affilando le armi per le Azzorre imminenti e la Transat 2011.Le chance di ben figurare tra tanti "mostri" sono pari a zero ma è importante per il movimento che qualcuno dei nostri ci sia sempre e siamo felici che anche nell'edizione 2010 la bandiera italiana sventolerà davanti al Circolo.
Pare che Andrea Caracci sarà della partita ad Agosto alla Les Sables Les Acores. Ci pare troppo bello per essere vero!La Commissione per le Qualifiche ha dimostrato una certa lungimiranza, consentendo ad Andrea di partire anche senza una regata qualificativa corsa nel 2010.Unico obbligo quello di correre la Chrono 650. Andrea ne avrebbe fatto volentieri a meno, per non interrompere i lavori sulla barca, ma se consideriamo il bicchiere mezzo pieno non possiamo lamentarci troppo. Certo... la barca è nelle stesse condizioni in cui è stata impacchettata in Brasile, certo... i lavori di ripristino non saranno pochi e brevi... certo gli avversari sono gli stessi che da Aprile stanno infilando indeffessi regate su regate con mezzi ormai perfetti... ma la classe del milanese, la sua determinazione e competenza sono proverbiali, quindi perchè non sognare ancora una volta, la quarta, con lui e per lui?
I cugini si che se ne intendono di altura... Voiles et Voilieres ha dedicato due pagine intere all'impresa di Di benedetto, con righe che trasudano ammirazione e rispetto incondizionati.Certo che l'avere ricostruito un albero da un moncone di 6,50 m, resinando dove neccessario non al riparo di una baia ma in pieni 40 non poteva lasciare indifferenti chi mastica Grand Large da decenni.
(da www.classemini.it by S.Paltrinieri)