L’esponente politico, che in clima elettorale non si può nominare e il suo staff, al contrario, continuano a fornire ottimo materiale per lo scontro, creando gelo, confusione e spaccando volutamente in due il Paese. Per esempio: il tragico incidente che ha funestato l’unico faccia a faccia fra i candidati a Sindaco per il comune di Milano, Letizia Moratti che ha dato del ladro a Giuliano Pisapia, sulla questione del processo a Prima Linea e all’Autonomia Milanese, che l’ha subito querelata: d’altronde Giuliano Pisapia è stato assolto nel merito con sentenza passata in giudicato. Tutto questo va ad aggiungersi alle dichiarazioni dell’innominabile che non ha proprio voglia di tenere la bocca chiusa e soprattutto sembra dar valore zero agli appunti del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, spendendo di nuovo fuoco e fiamme per le toghe “una malattia della democrazia” e una “discarica”, “un cancro che va levato”, dice con la solita enfasi oratoria tra un tripudio di applausi. Ma Berlusconi, (ops, mi è scappato) non si ferma ai complimenti alla magistratura, si rivolge anche all’opposizione del Parlamento, accusata senza tanti giri di parole di “lavarsi poco”. Il comizio show ha avuto come ovvio reazioni alla strategia dei colpi bassi. Difficile mantenere un confronto civile, le repliche da tutte le parti chiamate in causa, fomentano un bel clima armonico e sereno adatto alla risoluzione delle reali problematicità che affliggono l’Italia. Siamo al grottesco. Non facile pensa
Giornata storica anche per Enrico Mentana che afferma a piena voce: il Tg La7 non rispetterà le norme sulla par condicio: “Il garante chiede equilibrio, ma l’informazione deve dare le notizie. Non siamo una tribuna politica, non dobbiamo usare il bilancino, dobbiamo dare tutti i materiali all’opinione pubblica per dare un’informazione completa” – “il nostro ruolo è quello di fare informazione, per il dosaggio ci sono persone più brave di noi”. Chiara e precisa la strategia editoriale che il Network La7 sta sviluppando e portando avanti da diverso tempo indirizzata a fornire una risposta concreta alle aspettative di un mercato che vive oggi un forte consumo mediatico, lasciando la possibiltià al telespettatore di formarsi liberamente una propria opinione. E continua. “L’Italia non è un paese normale:” perché nessuno brinda alla notizia che Mario Draghi, il nostro candidato, sia stato ufficializzato come concorrente alla poltrona di governatore della Banca Centrale Europea? E’ la Merkel a dover fare i complimenti al leader di Palazzo Koch?
Intanto sul Tg1 la vicenda Moratti – Pisapia viene data in breve, senza alcun servizio, tanto non è importante: si passa alla cronaca, con la vicenda di Melania Rea.