Alcuni Velib’ distrutti dai vandali
Da quando il servizio di condivisione di biciclette Velib’ è stato lanciato nel luglio 2007, circa ottomila biciclette sono scomparse e più di undicimila sono state danneggiate.
I vandali parigini scelgono sempre più spesso come obiettivo delle loro incursioni devastatrici le biciclette della società JCDecaux.
Dopo un picco di azioni vandaliche durante l’inizio dell’estate, Velib’ deve adesso fare i conti con un misterioso collettivo che ha deciso di fare la lotta di classe distruggendo le bici.
All’inizio del mese di settembre, una chiamata anonima al servizio Allo Velib annunciava imminenti azioni contro il gruppo JCDecaux nei quartieri ricchi di Parigi.
Il misterioso vandalo ha aggiunto che il suo gruppo avrebbe tagliato la ruota posteriore dei Velib’ e ha rivendicato la sua appartenenza al “collettivo degli abitanti del XVIII arrondissement di Parigi e dei quartieri popolari”.
Il collettivo ha effettivamente compiuto azioni distruttive nei giorni successivi alla chiamata tagliando il pneumatico posteriore di una cinquantina di biciclette nel VII e nel XVI arrondissement.
Posso provare a comprendere l’utopico desiderio di questo misterioso collettivo che mira a un’equa divisione delle ricchezze e a una società comunista.
Tuttavia l’iniziativa di attaccare i Velib’ per ottenere la parità sociale è poco intelligente per almeno tre motivi:
- Va contro il concetto di condivisione delle bici che sta alla base dei Velib’
- Gli atti di vandalismo danneggiano tutti gli utilizzatori del servizio (ricchi e poveri)
- Le stazioni Velib’ sono equamente suddivise su tutto il territorio parigino.
Attaccare un servizio di condivisione di biciclette non aiuterà di certo il proletariato a sconfiggere il capitalismo.