Sono due le cose che mandano in brodo di giuggiole (la maggior parte del) le donne: ricevere dei complimenti per la loro forma fisica e sentirsi attribuire un numero di anni inferiore alla loro età.
E a me ultimamente succedono entrambe, una manna dal cielo per il mio ego...
Ma se nel caso della (mia quasi ritrovata) forma fisica il merito va, nell'ordine, alla dieta, alle tre lezioni settimanali di nuoto, e alla mia volontà che mi fa superare indenne un numero imprecisato di pericolosissime tentazioni, per quanto riguarda invece la questione anagrafica la storia ha radici profonde...e vanta tanti aneddoti ormai divenuti patrimonio familiare da tramandare a figli e nipoti....
Fin dalla tarda adolescenza non ho mai dimostrato la mia vera età, e per alcuni anni tutto ciò mi ha procurato un continuo travaso di bile: quando ero da qualche mese diciottenne (e perciò mi sentivo adulta, avevo già votato, addirittura avevo la patente) un collega di mio padre appena conosciuto mi chiese se avevo dodici anni...senza contare che puntualmente venivo scambiata per la sorella minore ( e sì che tra me e mia sorella intercorrono quattro anni, mica nove mesi...).
Ora invece gongolo (e non poco!) quando le persone sgranano gli occhi a sentire quanti anni ho...e un sorriso tra il divertito e il lusingato mi si stampa in viso quando per attirare la mia attenzione mi sento apostrofare "signorinaaaaa"...:-DDD
La settimana prossima si festeggia Hallowen, per cui bisognerà pur utilizzare la polpa delle zucche che abbiamo intenzione di intagliare, o no?!!?
VELLUTATA DI ZUCCA CON QUENELLE DI RICOTTA E PROSCIUTTO E AMARETTI CROCCANTI - RICETTA
Ingredienti:
600 gr di polpa di zucca (al netto degli scarti)
700 ml di brodo vegetale
1 grossa patata
1 scalogno
30 gr di burro
30 gr di farina 00
150 gr di ricotta mista
2 fettine di prosciutto crudo dolce
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
30 gr di olio extravergine d'oliva
6/7 amaretti
mezzo cucchiaino di noce moscata grattugiata
sale e pepe q.b.
Procedimento:
In una casseruola fate imbiondire lo scalogno tagliato finemente nell'olio.
Ridurre in cubetti la polpa della zucca e la patata, e aggiungerli al soffritto.Mescolare e versare anche il brodo vegetale. Cuocere a fuoco medio fino a che gli ortaggi non comincino a disfarsi e il brodo si sia ridotto della metà (all'incirca una mezz'ora). Unire la noce moscata e salare secondo il proprio gusto.
Fuori dal fuoco con un frullatore ad immersione ridurre il tutto in crema.
In un pentolino sciogliere a fuoco dolcissimo il burro, e (fuori dal fuoco) incorporare la farina.
Aggiungere questo composto (detto roux) alla crema di zucca, rimettendo la casseruola sul fuoco e continuando la cottura per altri dieci minuti.
Nel frattempo scaldare una padella antiaderente, adagiarvi le due fette di prosciutto fino a che non siano diventate croccanti, quindi posizionarle su un tagliere e lasciarle raffreddare.
Una volta freddo tritare con un coltello il prosciutto.
Mischiare la ricotta (ben sgocciolata) con il parmigiano e con il prosciutto, unendo una generosa quantità di pepe.
Versare nei piatti la vellutata di zucca (calda).
Aiutandosi con due cucchiai ricavare dal composto di ricotta (freddo) le quenelle e adagiarle con cautela nella vellutata..
Decorare infine con gli amaretti grossolanamente sbriciolati.
N.B.1
Il contrasto tra il gusto dolciastro della vellutata ed il sapore forte e deciso delle quenelle è sottolineato anche dalla diversa temperatura dei due composti, che ho indicato tra parentesi: calda la vellutata, fredde invece le quenelle.Non sottovalutate questo accorgimento, ne trarrà beneficio la degustazione del piatto.
La croccantezza degli amaretti, poi, è il tocco finale!:-DD
N.B.2
Con questa ricetta partecipo al contest "Zucche alla riscossa" del blog Staffetta in cucina.