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Velvet Underground

Da Frequenzedigenere @di_genere

velvet_underground4Per la parte musicale questa settimana chiudiamo, insieme al ciclo con le amiche di Non Si Tratta, anche la carrellata di band che vi abbiamo proposto con almeno una componente femminile che fosse musicista all’interno di un gruppo di rock alternativo. Andiamo a chiudere in bellezza con i Velvet Underground che sono stati selezionati per questo sabato, in primis per avere una musicista batterista donna che ha preso parte alla formazione iniziale come membro effettivo del gruppo, ma li abbiamo scelti anche per il nome piuttosto evocativo rispetto al tema della puntata. Il nome Velvet Underground infatti è stato scelto ispirandosi all’ omonimo libro del ‘63 scritto da Michael Leigh, un romanzo che descrive la scena underground della sessualità in America nei primi anni ‘60. Tema ricorrente quello della sessualità, che viene ripreso in alcuni brani dei Velvet, come ad esempio “Venus in Furs” ispirato dal celebre libro di Leopold Von Sacher Masoch, dal cui nome deriverà il termine masochismo. Vi lasciamo intendere di cosa potesse parlare il libro.

I Velvet Underground si formano a New York nel 1964 grazie all’ incontro tra Lou Reed e John Cale, duo al quale si aggiungono Sterling Morrison alla chitarra e Angus MacLise alla batteria. Quest’ultimo viene sostituito quasi immediatamente da Maureen “Moe” Tucker nel 1966 perchè, non appena raggiunto il successo, il batterista precedente si rifiutò di suonare in cambio di soldi. Maureen arriva quasi per caso, ingaggiata perché era la sorella minore di un amico del chitarrista, ma si amalgama molto bene fin dall’ inizio con il resto della band: il suo stile di suonare la batteria è celebre perché utilizza prevalentemente percussioni e cassa tralasciando rullante e piatti, dando così un tocco molto particolare ai brani. Come lo stesso Lou Reed dichiarò: “ Esistevano solo due tipi di batteristi, Moe Tucker e tutti gli altri”. L’incontro della band con Warhol sarà la vera fortuna del gruppo, diventando un vero e proprio lasciapassare per l’accesso al circuito underground newyorkese di quel tempo. Dopo 5 album e innumerevoli live, nel 1970 Lou Reed lascia il gruppo per dedicarsi alla carriera solista e nel 1973 i Velvet si sciolgono, per poi incontrarsi nuovamente in una reunion nel 1993, ma che è puramente estemporanea. I Velvet Underground hanno segnato in modo indelebile il panorama della musica rock diventando i precursori di molti generi musicali che emergeranno successivamente come la new wave, il punk rock, il noise, il post-rock.

Posted on 9 febbraio 2013 at 4:02 pm in Terza stagione   |  RSS feed |   Rispondi   |   Trackback URL


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