USA 1929 MGM
con Lon Chaney, Lupe Velez, Estelle Taylor, Lloyd Hughes
regia di Tod Browning
“Tiger” Haynes procura animali esotici per i circhi nelle foreste dell'Indocina. Di ritorno da una battuta di caccia, l'adorata figlia Toyo gli rivela di essersi innamorata di Bobby Bayley. Dopo alcune remore iniziali Haynes accetta la relazione tra i due giovani e si fa accompagnare dal futuro genero a consegnare gli animali al circo dei Bayley; sulla nave per Saigon Bobby viene sedotto da Madame de Silva, e sarà proprio Haynes a rivelargli che la donna è la madre di Toyo..
La malafemmina che ha lasciato la neonata al padre per fare una vita dissoluta, non indugia a far ritorno a casa per prendersi il fidanzato della figlia e pur vedendo l'affetto tra i due, non esita a dichiararsi platealmente: una vera vamp senza scrupoli, con lo sguardo incantatore di Estelle Taylor, in grado ancora oggi di stregare il pubblico. Madame de Silva è l'apoteosi della maliarda del cinema muto: nessuno può ribellarsi alla sua volontà che risponde solo ai sensi; farà una brutta fine come tutte le sue colleghe ma senza mostrare mai un ripensamento né tanto meno un pentimento.
Alla donna maliarda, modello incarnato, tra le altre, anche da Marlene Dietrich e Mae West (mai però così svergognate) fino ad arrivare alle dark lady degli anni '40 fa da contraltare la prorompente vitalità di Lupe Velez, tutta mossette e sorrisi, anticipatrice della smart girl un po' maschiaccio delle commedie anni '30.
Il film vale la pena di essere visto per le due protagoniste, Lon Chaney col volto segnato da cicatrici da perfetto cacciatore di tigri, è solo uno spettatore impotente della rovina portata dalla ex moglie e non saprà far di meglio che liberare un vecchio gorilla per mettere fine al tragico gioco seduttivo.
Il circo, la vendetta ancestrale sulla bella senza scrupoli, saranno temi che verranno sviluppati con efficacia in Freaks, il capolavoro di Browning girato nel 1932.