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Venditori di sogni

Creato il 18 ottobre 2011 da Samuelesiani

Quanto successo a Varese, sta mostrando in modo evidente le fratture in seno alla Lega, ma più di tutto i limiti della leadership di Bossi, il suo essere un padre padrone del partito al pari di un Berlusconi o, se vogliamo ed in scala assai ridotta, di un Pannella.

Mi sono chiesto come fosse possibile che un uomo tanto mediocre come Bossi potesse essere stato fino al congresso di Varese così potente e incontrastato in un partito che, in qualche modo, ha perfino raccolto alcune tracce dal Pci, oltre che suoi elettori.

Cosa hanno visto i leghisti in Bossi, e cosa vedono ancora oggi, in un uomo che ormai è l'ombra di se stesso ed ha svelato tutto il suo insuccesso politico?

Dopo oltre 20 anni di Lega Nord in Parlamento, la maggior parte dei quali al potere, il loro popolo non ha visto nulla, ottenuto nulla, tranne forse qualche vantaggio sulle quote latte o qualche inasprimento (più mediatico che reale) nell'ordine pubblico e nella sicurezza.

E dunque?

Sto iniziando a pensare che, in fondo, al pari di Silvio Berlusconi e in modo diverso, Bossi abbia venduto un sogno. Niente altro che un sogno.

Forse il nostro paese è stato, a seguire dagli anni '80 (ma ero troppo giovane all'epoca, per poter comprendere a fondo quegli anni) smanioso di un sogno che Berlusconi e Bossi, pur così diversi come storia e tradizione, hanno saputo raccontare. Una dolce fiaba che ancora molti vogliono sentirsi dire, la notte prima di andare a dormire.

Tuttavia, l'alba della crisi sta già bussando alle porte di quei sognatori e svegliando da quei dolci sogni.

Credo che potrà essere quella a spazzare via Berlusconi e Bossi. Lasciando la vergogna e la rabbia di chi è stato svegliato nel pieno del sonno.


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