Vendola c’è, ma SEL cos’è? Dov’è?

Creato il 08 gennaio 2011 da Palotto

Vendola, che possa piacere o meno, che possa ispirare la speranza di una rivincita a sinistra o che non lo faccia, è comunque una realtà di successo e non si può negarlo. Io personalmente non so quanto Vendola possa cambiare le cose dato che mi pare che per lo più tenti di prendere atto delle condizioni attuali e anzi che ne prenda atto piegandole a suo favore, ma senza cambiarle. Facciamo qualche esempio: Vendola desidera stringere alleanza con il PD e desidera essere appetibile per l’elettorato del PD, e ci riesce almeno nella seconda ipotesi mostrandosi poi non così tanto di sinistra ma piuttosto di un centro sinistra non ben definito che non rifiuterebbe neppure l’UDC per anni serva di Berlusconi, oppure come l’uomo nuovo della politica, piaccia a chi piace; sicuramente non comunista, non più! Uomo nuovo…?! Vendola per chi avesse poca memoria storico-politica fu iscritto alla FGCI fin da giovanissimo, dall’85 fu nella Segreteria, fu per circa 20 anni in Rifondazione Comunista e quindi parte nel bene e nel male di ogni scelta del nostro partito, a maggior ragione essendo nella corrente bertinottiana, fu nella classe dirigente della Sinistra Arcobaleno, esperimento politico presentatosi alle urne nel 2008 prendendo una batosta storica. Eppure presentava un simbolo senza ne falce ne martello, raccoglieva Rifondazione e il PdCI, Verdi e Socialisti, la Sinistra Democratica, doveva avere un 12% almeno e invece raccolse un misero 3,4% che non gli valse neppure l’ingresso in Parlamento. E Vendola c’era: quindi senza attribuirgli più colpe di quelle dovute, gli si può però dire che mettere la testa sotto la sabbia proclamandosi “Il nuovo” della politica non è certo un comportamento corretto. E poi c’è il fatto che il successo di Vendola sia dovuto sì alla sua capacità di parlare in modo ricco e affascinante, al suo fare politica in modo esteticamente succulento, ma non dimentichiamo che se i media non si fossero messi ad abbracciarlo ed esporlo a destra e a manca Vendola sarebbe ancora il finocchio pugliese comunista con l’orecchino.

Ma vorrei arrivare ora al mio reale intento: parlare non di Vendola, ma di SEL (con Vendola).

SEL cos’è? Era un movimento, dopo il Congresso di qualche mese fa dovrebbe essere diventato un partito, ha strutture burocratiche nazionali e territoriali. Ma… non si può negare che possa apparire ai più come un gigantesco Social Network in sostegno spudorato e acritico nei confronti del leader. Io non vedo nei sellini un senso di appartenenza al partito inteso come essere primo e collettivo dell’azione politica: io vedo in loro un atteggiamento da veri e propri fan nei confronti di chi quel “partito” lo ha tirato su, ovvero Vendola. “Vai Nichiii” oppure “Nichi siamo con te”. Io, che mi riconosco in Rifondazione Comunista, nella Federazione della Sinistra e nei Giovani Comunisti, non mi vedrei dopo un’intervento congressuale di Paolo Ferrero a fare del tifo da stadio; sicuramente in modo lucido approverei o meno le sue parole, e sicuramente ne trarrei voglia ancora maggiore di essere militante e parte integrante di quel meccanismo che è il partito. Questo plebiscitarismo, questo unanimismo in favore del leader, questo leaderismo appunto, è realmente ciò di cui l’Italia ha bisogno? Purtroppo non è un atteggiamento esclusivo di SEL… Basti vedere l’IdV per certi versi con il loro amato Tonino e sicuramente il PDL con “Meno male che Silvio c’è” e via vomitevolmente elencando.

Questa è succosa ed è fresca fresca: “SPERIAMO SOLO IN TE! sennò dov è la sinistra….” E’ un commento raccattato per caso, e sintetizza e rafforza benissimo il mio pensiero. Come se realmente un uomo solo potesse essere in grado di risolvere i mille problemi che opprimono la cultura, la cultura di sinistra, la sinistra in Italia e l’Italia. Io di uomini della provvidenza nella storia ne ho visti un po’ e ne ho abbastanza le tasche piene.

Ancora di più che qua si tratta di un uomo solo e veramente solo, accerchiato per lo più di folle osannanti che da militanti. Dov’è SEL nei territori? Cosa fa SEL nei territori? Qua ad Asti che io sappia non fa quasi nulla e mi fa un po’ orrore pensare che molto probabilmente alle prossime elezioni, di qualsiasi livello saranno, probabilmente SEL ad Asti grazie all’effetto Vendola supererà la Federazione della Sinistra che invece per quanto può è attiva, si muove, ha militanti ed è radicata nell’astigiano.

Sono stato un pò duro, me ne rendo conto, io sono per la terapia d’urto. Spero che nasca una bella e costruttiva discussione e magari riuscirò a smussare qualche angolo e mi scioglierò strada facendo. A presto!

Nicolò Ollino



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