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Renzi: l'ultimo ricatto, sulla pelle di 100.000 precari della scuola

Creato il 17 giugno 2015 da Tafanus

L'opposizione si oppone??? E io non assumo i 100.000 precari

Renzi: l'ultimo ricatto, sulla pelle di 100.000 precari della scuola

Avete capito bene. L'assunzione dei 100.000 precari della scuola era sono una promessa-marchetta pree-elettorale. Come il tesoretto, la ripresa economica forte e chiara... Ora la vita e il futuro degli eternamente precari vengono squallidamente usati come arma di ricatto contro chi si oppone. L'ometto solo al comando non può tollerare opposizion e critiche da parte di chicchessia.

Il risultato (che è sotto gli occhi di chiunque li voglia vedere) è che ha allontanato dal PD metà dell'elettorato. Per leggere l'articolo completo, cliccare sulla faccia di Matteo Renzi

Tafanus

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Da "Cuore"

“Con tremila emendamenti in commissione i 100.000 insegnanti non si assumono entro l’anno, sta nei fatti. Se ci sono gli emendamenti, se sono tutti contrari, sembra che sia io l’unico che vuole assumerli. Ma se tutto il mondo della scuola è in rivolta bisognerà discutere, e le assunzioni si faranno per l’anno prossimo”.
Matteo Renzi, ospite a Porta a Porta, fa retromarcia rispetto alle promesse e alle rassicurazioni fatte in questi mesi e scarica la responsabilità dello slittamento al 2016 sulle proposte di modifica delle opposizioni al ddl. Che, peraltro, come la minoranza PD, chiedono di separare il cammino della riforma #LaBuonaScuola da quello delle assunzioni dei precari. Lo conferma a chiare lettere anche il segretario Cgil Scuola Mimmo Pantaleo: “Renzi non si assume le sue responsabilità. Si faccia uno stralcio delle assunzioni”.
Alla vigilia della prima prova dell’esame di maturità, dunque, i nodi sui tempi di approvazione e di effettiva realizzazione delle assunzioni, vengono al pettine. E il problema è proprio legato alla mancata divisione tra il percorso parlamentare de #labuonascuola e la decretazione d’urgenza richiesta a gran voce sulla stabilizzazione dei precari. Niente da fare. Il governo ha sempre tenuto le due questioni nello stesso provvedimento. E così facendo, chi si oppone alle misure contenute nella riforma Giannini, come i super-poteri ai presidi, autonomia scolastica, scuole paritarie, finisce per “ostacolare” le assunzioni.
Da qui quello cha da più parti è definito il ricatto del premier, che sottintende la richiesta di ritirare gli emendamenti alla riforma. E la conferma di questa tesi arriva proprio dalle parole di un fedelissimo renziano, Andrea Marcucci (presidente della commissione Istruzione), che chiede il ritiro degli emendamenti: “Ora che anche le assunzioni sono a rischio per il 2015, vedremo se nelle prossime ore si ridurranno gli emendamenti, compresi quelli della minoranza Pd”. Infatti Renzi, a Porta a Porta, parla anche di ultimatum sulla riforma dell’Istruzione: “Faccio tesoro del suggerimento di Lula. Se sei convinto di aver ragione ma hai l’opinione pubblica contro fai una conferenza nazionale, racconti la tua proposta, ascolti le critiche e poi decidi. A inizio luglio faccio una conferenza sulla scuola, sento tutti, dai sindacati alle famiglie per un giorno e dopo si decide” (Fonte: Il Fatto)

Tafanus
Che efficienza, questo Renzi! Sentirà TUTTI (presidi insegnanti di ruolo, precari, sindacati, bidelli, studenti, genitori, opposizioni, sottosegretari, vicesottosegretari, IN UN GIORNO. Dopo si decide.

Siamo curiosi di sapere CHI decide, visto che in questo paese ormai il Parlamento non parla più, e tutto avviene per decreto, o NON avviene per ddl.

#matteostaisereno , ti manderemo a casa prima di quanto tu non immagini...

Tafanus

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Scritto il 17 giugno 2015 alle 12:14 | Permalink

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