In attesa che domani in tutta Italia si tenga la giornata di mobilitazione nazionale ‘Se non ora, quando?’ (http://www.lalternativa.it/movimento-donne-puglia-berlusconi-faccia-posto-a-premier-donna/), abbiamo chiesto al presidente della RegionePuglia, Nichi Vendola, cosa pensa dell’attuale condizione delle donne nel nostro Paese.
”Credo che non c’e’ cambiamento possibile in Italia che non parta dalla liberta’ e dalla dignita’ delle donne – ha spiegato Vendola – per questo anche gli uomini devono prendere parola su questa vicenda. E dire: ‘noi pensiamo che si possa costruire una relazione fondata sulla parita’ e sul rispetto tra uomini e donne”’.
”Credo – ha aggiunto – che la reazione al comportamento segnato dal maschilismo e dal sessismo che anima una parte rilevante della scena pubblica, sia una reazione importante”. ”Abbiamo vissuto troppo a lungo – ha rilevato – con una degradazione dell’immagine delle donne: l’umiliazione del loro corpo, la riduzione della loro realta’ a orpello, a contorno delle performance del genere maschile”. ”E il genere maschile – ha precisato – ma parlo di una classe dirigente, si e’ addirittura dotato dell’idea di poter scegliere nella vita pubblica le donne a seconda della loro gradevolezza estetica. Uso una espressione – ha sottolineato – che ha usato il premier in una trasmissione televisiva”. ”Credo che il peggio di una Italia da caserma – ha proseguito – di una Italia da bettola, abbia codificato un linguaggio che ha attraversato i mass media e ha ingombrato al scena pubblica”. ”E’ diventato – ha concluso – il linguaggio del potere”.
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