Vendola si batte per una società senza discriminazioni o solo per avere voti? Perché non critica la morale cattolica a poche ore dal voto? Fa il cerchiobottista per quattro voti in più? Nessuna critica alla Chiesa, per il ragazzo gay suicida

Creato il 24 novembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

VENDOLA: “NON E’ GIUSTO”. “Non è giusto – commenta il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola – morire a 15 anni. Oggi piangiamo la vita spezzata di un ragazzino, l’ennesima vittima dell’ignoranza e dei pregiudizi”. “Piangiamo – prosegue Vendola – una vittima dell’omofobia ma anche della vigliaccheria di una politica incapace di rispettare le diversità e la dignità di ogni singola persona. Piangiamo per l’offesa continua ai diritti e al sentimento di umanità, per la violenza del filo spinato con cui si stringe a tenaglia l’esistenza di tanti individui. Non possiamo – conclude Vendola – non vogliamo dimenticarlo: l’intolleranza e l’ipocrisia sono killer spietati. Uccidono ogni giorno”.

Questa è la dichiarazione che appare su GQ e vari altri siti. Ma non è l’unico caso, anzi è uno dei tanti casi in cui la Chiesa cattolica con la sua morale distorta e priva di qualunque dimostrazione scientifica (omosessualità come devianza? come peccato? Come tendenza contro natura? come malattia addirittura?) nemmeno viene nominata nel caso del ragazzo gay (la madre dice che non era gay, per tanti lo era per i suoi comportamenti) che si è suicidato a Roma.

Anche l’Ansa riporta una seria di commenti di notevole importanza, come quello del capo dello Stato (cliccare qui) che si rivolge tramite un portavoce all’Arcigay. E mai una volta, neppure sull’Ansa, si ritrova una critica alla morale cattolica che sottende la demonizzazione dell’inclinazione omosessuale.

E allora da dove proviene questo disprezzo per la diversità dell’orientamento sessuale? Qual è la causa?

Nessuna causa, si vuol far credere? Se si continua così la storia dei suicidi, già molto lunga, rischia di non finire più. E’ una storia tragica di cui nessuno si prende la responsabilità, nemmeno in piccola parte. Forse arriveranno le scuse fra sei o sette secoli, o forse mai.

Nel frattempo, ogni morte è un caso personale, una storia individuale dai confini oscuri, e alla fine la colpa è di chi non ha resistito ed è crollato. Complimenti.

Non si può denunciare un delitto evidente come questo senza indicare una causa, una responsabilità in un senso della morale così errato e inadeguato ai nostri tempi come quello cattolico.


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