La malattia, perchè di questo si tratta, si chiama ludopatia, significa «dipendenza dal gioco d’azzardo» e si calcola che i cosidetti giocatori patologici in Italia siano ad oggi circa un milione. Cifra destinata sicuramente a crescere di pari passo con la perdita della speranza di guadagnarsi da vivere con un lavoro onesto!
Egoisticamente verrebbe da pensare come in molti altri casi “bè, cavoli loro, noi cosa possiamo farci in fondo?” come oggi m’è successo di sentire parlandone casualmente proprio con una persona. Vero, il periodo storico ed economico porta (attenzione, non obbliga né vincola!) al pensiero del mors tua vit mea e questo ragionamento cadrebbe a fagiolo non fosse che, cari signori, questa malattia può toccare veramente chiunque. A differenza di altre ‘dipendenze’ (alcool, droghe, etc.) gli esperti riconoscono come la stessa è molto meno riconoscibile, meno visibile, più subdola perchè… i perchè che segnalano gli esperti sono molti e variegati, fate una breve ricerca su google e li troverete pure voi. Di “mio” ci aggiungo UN perchè che non hanno detto loro, al quale sinceramente non avrei manco pensato ma, al quale, ha ahimè “pensato” già qualcun’altro e l’ha pure messo in pratica:Concede’ la fidanzata per pagarsi i debiti: Una notte di sesso con la ragazza in cambio di 25mila euro persi ai videopoker.Fermo, 21 marzo 2012 – HA LASCIATO Fermo ed andrà a vivere in un’altra città la ragazza vittima dello stupro scaturito da un accordo tra il suo fidanzato ed un amico per barattare una notte di sesso con la giovane in cambio di un prestito per pagare i debiti di gioco. Non ce l’ha fatta la 25enne fermana violentata la notte di domenica 11 marzo a superare la vergogna per lo stupro subito dal migliore amico del suo fidanzato. Una vergogna che all’inizio l’aveva spinta a tenere tutto per sé, senza raccontare la terribile disavventura. Poi, però…
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Proprio oggi il ministro della Salute Renato Balduzzi ha proposto un «decreto interdirigenziale con il quale il Servizio sanitario nazionale prenderà presto in carico i malati da gioco…»: ecco, non sarebbe male se per una volta lo facessero per bene il decreto e prevedessero un trattamento ad-hoc anche per chi tutto questo business l’ha messo in piedi, permesso e gestito.
E se non sapete chi e cosa cercare potete sempre rivedervi questa puntata di Report dell’8/5/2011 dal titolo ‘I biscazzieri’.
Precisazione: il presente post viene scritto di getto in base alle informazioni reperite nell’articolo de Il Resto del Carlino citato e linel post. Sono a disposizione di tutti coloro che mi segnaleranno eventuali inesattezze o falsità anche se temo che possa essere vero e se non vero, purtroppo, terribilmente verosimile!