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Vene d’oro, immensi tesori del pianeta

Da Metallirari @metallirari
Vene d'oro, immensi tesori del pianeta

Se conoscete qualcuno che ha scoperto una vena d’oro significa che, con ogni probabilità, annoverate tra i vostri amici un milionario.

Le vene aurifere sono i depositi più ricchi del mondo e ne esistono anche per l’argento, il rame, il piombo e lo zinco. Hanno tutte in comune la capacità di contenere notevoli quantità di minerali preziosi.

Infatti, la maggior parte dei depositi d’oro del mondo si trovano in vene aurifere che possono avere uno spessore che varia da pochi centimetri a quattro metri e una lunghezza che arriva a diverse centinaia di metri, con profondità che possono toccare più di 1.500 metri.

Spesso però, le vene aurifere sono totalmente invisibili ad occhio nudo dal momento che contengono anche altri materiali come quarzo, solfuro, calcite e vari minerali argillosi.

La vena aurifera più grande e più famosa del mondo è quella di Super Pit, in Australia

La vena aurifera più grande e più famosa del mondo è quella di Super Pit, a Kalgoorlie (Australia), che produce fino a 26 tonnellate di oro ogni anno e che costituisce la più grande miniera a cielo aperto australiana. Scoperta nel 1893, quando Paddy Hannan, Thomas Flanagan e Dan Shea trovarono 3 chilogrammi d’oro nel terreno rosso e secco di quello che oggi è Kalgoorlie-Boulder, la zona è conosciuta anche come il Miglio d’Oro, uno dei più ricchi giacimenti d’oro in tutto il mondo. A quei tempi si scatenò una corsa all’oro che portò alla realizzazione di 49 miniere fino al 1903. La maggior parte dell’oro estratto nel Super Pit si trova all’interno di filoni di minerale che si sono formati nelle rocce chiamate Golden Mile dolerite, concentrate in una zona di 5 chilometri di lunghezza e 2 chilometri di larghezza.

Questi tipi di depositi d’oro si formano quando, nei secoli, i fluidi idrotermali attraversano la crosta terrestre dirigendosi verso la superficie. Solitamente, questi fluidi vengono creati dal movimento del magma attraverso la crosta terrestre che li spinge attraverso fratture e fraglie, dove incontrano minor resistenza. Durante il viaggio, i minerali subiscono variazioni di temperatura e di pressione, nonché le reazioni chimiche derivanti dal contatto con altri minerali presenti nelle rocce.

Infine, per chi ama la geologia, è interessante sapere che questi tipi di depositi possono essere di due tipi: depositi a vena epitermali (“Oro in superficie grazie ai depositi epitermali“) e mesotermici.

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