Magazine Cultura

Venerdì 26 luglio 1968

Creato il 27 luglio 2013 da Cbneas1968

Venerdì 26 luglio 1968
NAZIONALE
   la TV dei ragazzi
18,15  LANTERNA MAGICA
   Programma di films, documentari e cartoni animati
   a cura di Luigi Esposito
   Presenta Carlo Loffredo
   Realizzazione di Amleto Fattori
18,45  CINQUECERCHI
   a cura di Antonio Ghirelli e Alberto Marchesi
   Regia di Sergio Ricci
19,15  IL CORRIERINO DELLA MUSICA
   a cura di Fabio Fabor
   Testi di Silvana Giacobini
   Regia di Walter Mastrangelo
ribalta accesa
19,45  TELEGIORNALE SPORT
   TIC - TAC (Omo - Tonno Maruzzella - Dentifricio Colgate - Balsamo Sloan - Zoppas - Gò)
   SEGNALE ORARIO
   CRONACHE ITALIANE
   OGGI AL PARLAMENTO
   In studio Giulio Colavolpe e Italo Cicci
   ARCOBALENO (Dixan per lavatrici - Atilemon - Invernizzi Milione - Camay - Prodotti Perego - Risotti Liebig)
   IL TEMPO IN ITALIA
   In studio Mariolina Cannuli
20,30  TELEGIORNALE
   Edizione della sera
   Direttore Fabiano Fabiani
   CAROSELLO
   (1) Amarena Fabbri - (2) Simmenthal - (3) Acqua Sangemini - (4) Neocid Florale - (5) Api
   I cortometraggi sono stati realizzati da : 1) Vimder Film - 2) Film Made - 3) G.T.M. - 4) Roberto Gavioli - 5) RP
21,00  TV 7 - SETTIMANALE DI ATTUALITA'
   a cura di Brando Giordani
           DOREMI' (Atlas Copco - Ariel - Caffè Paulista)
22,00  VIVERE INSIEME
           a cura di Ugo Sciascia
           Levati dai piedi, amore
   Originale televisivo di Edoardo Anton
   Con Carlo Hintermann, Luisa Rossi, Paolo Modugno, Michele Malaspina
   Scene e arredamento di Davide Negro
   Regia di Massimo Scaglione
23,00  TELEGIORNALE
   Edizione della notte
SECONDO CANALE
   TRASMISSIONI IN LINGUA TEDESCA
   PER LA ZONA DI BOLZANO
                                 SENDER BOZEN
                      SENDUNG IN DEUTSCHER SPRACHE
20,00  TAGESSCHAU
20,10  SOLL UND ERBEN
           Fernsehkurzfilm
           Regie: Hans Heinrich
           Verleih: STUDIO HAMBURG
20,35 - 21,00  DIE BAERENFAMILIE
                        Filmbericht
                        Regie: Stelian Penu
                        Verleih: ATAD
21,00  SEGNALE ORARIO
           TELEGIORNALE
           Edizione del 2°
           INTERMEZZO (Apparecchiature Ideal Standard - Dentifricio Mira - Brandy Stock 84 - Chevron Italiana - Pavesini)
21,15  LA MARCIA DI RADETZKY
           Adattamento di Michael Kehlmann
           dal romanzo di Joseph Roth
           Con Helmut Lohner, Leopold Rudolf, Rudolf Rhomberg
           Musiche di Rolf Wilhelm
           Regia di Michael Kehlmann
           (Coproduzione B.R.F. e O.R.F.)
           DOREMI' (Lotteria di Merano - Superinsetticida Grey)
22,15  PICCOLA RIBALTA
           Rassegna di vincitori di concorsi ENAL
           Presenta Lelio Luttazzi
           con Carla De Nicola
           Presentano Raffaella Carrà, Gloria Christian, Diana Torrieri
           Testi di Nelli e D'Onofrio
           Regia di Lelio Golletti
          Orchestra diretta da Marcello De Martino
          (Ripresa effettuata dal Salone delle Feste di Montecatini Terme)
TSI - SVIZZERA
20,10  TELEGIORNALE     1a edizione
20,15  TV-SPOT
20,20  I SEGRETI DELLA VITA
           Ecologia dell'uomo
           Documentario
20,45  TV-SPOT
20,50  TNT SHOW
           Varietà musicale
21,15  TV-SPOT
21,20  TELEGIORNALE
           Edizione principale
21,35  TV-SPOT
21,40  IL REGIONALE
           Rassegna di avvenimenti della Svizzera Italiana
22,00  PENELOPE
           Commedia in tre atti di William Somerset Maugham
           Con Valeria Valeri, Emma Danieli, Franco Scandurra, Laura Carli, Fernando Cajati
   Regia di Carlo Lodovici
   Prod. : RAI-Radiotelevisione Italiana
23,40  VIRTUOSI AL PIANOFORTE
           Programma musicale a cura di Jack Dieval.
   Solisti: Samson François, Duke Ellington, Roger Boutry, Evelyne Ursat e Claude Pascal
           Regia di Jacques Soumet
23,55  TELEGIORNALE   3a edizione
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Lo chiamavano il Tony Curtis del Telegiornale, non solo perchè inappuntabile e preciso come i suoi colleghi annunciatori, ma anche perchè dotato da Madre Natura di un non indifferente fascino che lo rendeva ammirato dalle telespettatrici, non solo dalle più giovani. Eppure non erano in molti a conoscere il suo nome e il suo cognome, peraltro assai facili da ricordare: Giovanni (detto Gianni) Rossi. Dal 1960 al 1971 egli fu lettore del Telegiornale, specialmente dell'edizione del Secondo Programma: poi, da interno RAI, decise di partecipare a un concorso interno per capi-struttura. Lo vinse e, approfittando del fatto di avere una bambina in età scolare, chiese di essere assegnato alla TV dei Ragazzi per curare alcune produzioni da studio, come il varietà Chi è di scena ? e Vangelo vivo. Dopo la riforma, di Gianni Rossi non si seppe più nulla: evidentemente preferì tornare ben presto nell'anonimato. Se non altro, attraverso questo brandello di fotografia da noi reperito in rete, siamo testè riusciti a rievocarlo e a farne l'ideale portabandiera di questo nuovo capitolo del Focolare - Radio TV.
26 luglio 1968: è venerdì, proprio come quest'anno. Altra analogia: il Parlamento stabilisce normative vòlte a proteggere i benestanti a scapito di chi sta peggio (allora i braccianti agricoli; oggi tutti gli ex- miracolati del ceto medio-basso, per dirla con Dario Fo... c'è un abisso tra il tenore di vita del 1968, anno in cui termina la ripresa economica partita a fine 1966, e quello dei giorni nostri... e non è il caso di spendere ulteriori, lapalissiane parole sul tema).
Cinque ore e mezza di televisione... e tanto basta, in piena estate, in nome di una discrezione irrimediabilmente perduta: pochi programmi, dunque, ma le cose buone non mancano, a cominciare proprio dalla TV dei Ragazzi. Quel pomeriggio è il simpatico jazzista Carletto Loffredo, reduce da Noi canzonieri, programma nostalgico di musica leggera andato in onda nelle precedenti settimane sul Secondo Canale, a guidare, prendendo il posto di Emanuela Fallini che aveva curato la presentazione fino a un paio di settimane prima, Lanterna magica, antologia di cortometraggi animati, telefilm e documentari importati per lo più dalle emittenti televisive dell'Est europeo. E' il caso del clown Ferdinando, personaggio ideato dal cecoslovacco Jindrich Polàk e frutto di una coproduzione tra la stessa Cecoslovacchia e la Germania Est. Il successo riscosso dal personaggio specialmente nella Repubblica Democratica Tedesca (in Italia, invece, indifferenza totale o quasi) ha dato vita anche a una serie di incisioni discografiche: èccovene una, nella quale Ferdinando deve fare i conti con un (ovviamente) linguacciuto pappagallo.
 

Rispetto al palinsesto di quindici giorni prima, che illustrammo due anni fa (http://ilfocolare-radiotv.blogspot.it/2011/07/venerdi-12-luglio-1968.html), non vi sono variazioni di rilievo nell'àmbito dei programmi per i più giovani: proseguono infatti con successo sia Cinquecerchi, presentazione delle specialità olimpiche in vista dei giochi messicani del successivo autunno alla quale mette mano anche un illustre personaggio come Antonio Ghirelli, sia Il corrierino della musica, che quel pomeriggio ospita non solo i campioni della Hit Parade del momento (ossia Riccardo Del Turco e il duo napoletano Franco IV e Franco I, al secolo Francesco Romano e Francesco Calabrese), ma anche un brillante cantante libanese che sta facendosi un nome tra cantine e locali beat d'Italia e che, non avendo ancora nulla di nuovo da lanciare, ripropone il brano dell'estate precedente, una canzone molto bella dal titolo Io e il tempo: ecco a voi Patrick Samson ! ! !

C'è di più: "il vostro Pippo Baudo", sempre carino con i bambini e gli adolescenti, si trasforma in corsaro per introdurre una composizione dello stesso curatore e co-conduttore del programma, Fabio Borgazzi (alias Fabio Giorgio Fabor) eseguita da un complesso beat di ragazzini romani, I Minorenni, e intitolata Urrà, Corsaro Nero !

...e giacchè parliamo di pirati e corsari, si dà il caso che Carosello si apra quella sera con uno dei classici per antonomasia, Salomone pirata pacioccone, creazione del bolognese Guido De Maria con la complicità di Franco Bonvicini (Bonvi) e di Francesco Guccini (con il jingle di Franco Godi), il tutto per reclamizzare sciroppi e amarena della Fabbri, gloriosa distilleria emiliana. In quel periodo c'è però una variazione sul tema: a raccontare le loro gesta  sono il veneziano Fortunato e il terribile siciliano Mano di Fata (animati vocalmente da Giorgio Ariani e Corrado Gaipa), mentre il piemontese Salomone (cui presta la voce Franco Di Cristofaro) giunge solo al momento del codino. Stacco del trombettiere di Siena e via con il secondo spettacolino pubblicitario della serata: Walter Chiari e Sylva Kòscina, noncuranti di un incontro di calcio (dovrebbe essere la finale dei Mondiali '66 commentata da Nicolò Carosio), si immaginano trasformati in Dante Alighieri e Beatrice per la carne Simmenthal, con tanto di parodia del famosissimo sonetto tratto dalla Vita Nova.

A leggere le cronache televisive pubblicate dai quotidiani dell'indomani, sembra che i corsari della censura abbiano fatto improvvisamente irruzione nella sala regia di via Teulada, a Roma, durante la messa in onda di TV 7: tutto OK per un servizio sulla Primavera di Praga e per l'inchiesta sul razzismo e l'antirazzismo nella città statunitense di Cleveland; esauriente e ben fatto anche un reportage di Emilio Fede sulle corse automobilistiche di Formula Uno. Non appena è partito il servizio di chiusura, dedicato alla questione dei bambini abbandonati, ecco le immagini sfumare e comparire laconicamente sullo schermo la parola  F I N E, per partire subito con la pubblicità di Doremì.

Pur se la versione ufficiale parla di un normale guasto tecnico alle apparecchiature, sia L'Unità che La Stampa sospettano dell'improvvisa telefonata di chissà quale Lei-non-sa-chi-sono-io scudocrociato e/o ammanicato con il Vaticano che, tuonando come in un temporale estivo, ha preteso che il servizio già annunciato non andasse in onda. Misteri di Mamma RAI... informazione televisiva atta ad avere problemi non dissimili rispetto a quelli dei giorni nostri, ma meno plateali di essi...
Sul Secondo Canale, dopo Intermezzo (che si apre con il telecomunicato che segue)...

 ... va invece in onda la seconda puntata di uno sceneggiato d'importazione: si tratta di una produzione della ORF austriaca, girata nel 1965 e tratta da un romanzo dello scrittore Joseph Roth, uno degli ultimi testimoni del disfacimento dell'Impero Austro-Ungarico: La Marcia di Radetzky.  

"Allora, prima della grande guerra, all'epoca in cui ebbero luogo i fatti di cui si narra in queste pagine, non era ancora indifferente se un uomo viveva o moriva. Quando qualcuno spariva dalla schiera terrestre non veniva subito rimpiazzato da un altro affinchè il morto venisse dimenticato: restava un vuoto, e i testimoni vicini e lontani del declino ammutolivano alla vista di quel vuoto. Quando il fuoco distruggeva una casa, il luogo dell'incendio restava vuoto a lungo. Perchè i muratori lavoravano adagio e con attenzione, e i vicini più prossimi, così come i passanti, quando vedevano lo spiazzo vuoto si ricordavano dell'aspetto e delle mura della casa scomparsa. Così era allora ! Tutto ciò che cresceva aveva bisogno di molto tempo per crescere; e tutto ciò che periva aveva bisogno di tanto tempo per cadere nell'oblio. Ma tutto ciò che era stato, aveva lasciato le sue tracce, e allora si viveva di ricordi come al giorno d'oggi si vive della capacità di dimenticare in fretta e con determinazione. A lungo la morte del medico del reggimento e del conte Tattenbach turbò e sconvolse gli animi degli ufficiali, di tutto il Reggimento Ulani e anche della popolazione civile. Le salme furono sepolte secondo i previsti riti militari e religiosi. Sebbene sulle circostanze della loro morte nessuno dei colleghi si fosse lasciato sfuggire una parola al di fuori del proprio ambiente, tutta la popolazione della piccola guarnigione sembrò sapere che entrambi erano caduti vittime del loro rigido onore professionale. E fu come se da quel momento in poi ciascuno degli ufficiali sopravvissuti portasse in volto il segno di un'imminente morte violenta, e per i commercianti e gli artigiani della cittadina quegli estranei signori fossero diventati ancora più estranei. Come inspiegabili adoratori di una remota, spietata divinità, di cui erano parimenti le vivaci e decorate vittime sacrificali, gli ufficiali si aggiravano nella cittadina. La gente li seguiva con lo sguardo e scuoteva la testa. Ne aveva persino compassione. Hanno molti vantaggi, si diceva. Possono andarsene in giro con la sciabola e far colpo sulle donne, e l'imperatore si occupa personalmente di loro, come fossero i suoi stessi figli. M di punto in bianco qualcuno offende qualcun altro e l'offesa va lavata con il sangue !...
Coloro di cui si parlava così non suscitavano certo invidia. Persino il capitano Taittinger, di cui si diceva che in altri reggimenti avesse assistito a un paio di duelli mortali, prese a comportarsi in modo insolito. Mentre i chiacchieroni e gli sconsiderati si erano fatti tristi e silenziosi, una strana inquietudine s'impadronì del sempre taciturno, smilzo e goloso capitano. Non riusciva più a passare le ore seduto da solo dietro la porta a vetri della piccola pasticceria  ingozzarsi di dolci, nè a giocare  scacchi o a domino con se stesso oppure con il colonnello senza aprire bocca. Aveva paura della solitudine. Quasi si aggrappava agli altri. Se non scorgeva un collega nelle vicinanze, entrava in una bottega per comprare cose inutili".  

(JOSEPH ROTH, La marcia di Radetzky, inizio Capitolo 8°, traduzione di Sara Cortesia, Newton Compton Editori, 2010)

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De La Marcia di Radetzky   si parla inLUNARIO DEI GIORNI DI TELEdi Cesare Borrometi   
La TV degli anni d'oro come non è stata mai narrata
Venerdì 26 luglio 1968Con il passare degli anni crescono 
sempre più la nostalgia e 
l’interesse per la vecchia TV di 
qualità: appositi canali digitali, 
siti Internet dedicati, 
pubblicazioni periodiche, tanto 
nelle edicole quanto nei negozi 
specializzati; DVD contenenti,
tutte o in parte, storiche 
trasmissioni di ieri, libri a carattere 
storico-rievocativo godono di 
un pubblico scelto, appassionato 
e spesso anche esigente. 
Eppure c’era una lacuna da 
colmare: un almanacco, 
un lunario che raccogliesse, 
giorno per giorno, 
una vasta gamma di 
programmi di quel periodo 
d’oro, dal varietà allo sceneggiato, 
dalla pubblicità all’informazione, 
dalla TV dei ragazzi al teatro 
e alla cultura, lo sport 
e via dicendo. 
In tutto 366 titoli, uno per ogni 
giorno dell’anno, scelti in base 
alla relativa data di trasmissione 
(o di inizio serie per i programmi a 
puntate) o ad eventi particolari atti 
a determinarne il successo, 
e corredati da schede tecniche, 
presentazioni e commenti. 
Questa lacuna viene oggi colmata 
da Cesare Borrometi, ideatore di 
una formula che senz’altro 
cambierà il modo di gestire 
la storiografia sull’argomento: 
fermo intendimento dell’autore è 
di produrre nel tempo ulteriori libri 
del genere, fornendo 
all’appassionato, allo studioso 
e al curioso un panorama 
il più possibile preciso dei giorni, 
dei mesi e degli anni che 
hanno visto sbocciare 
trasmissioni e personaggi di fama 
del “piccolo schermo” da 
riscoprire e rivalutare.
MEF Firenze Libri - Pagine: 330
Prezzo: Euro 29,00
Se avete già acquistato 
 Lunario dei giorni di Tele,  
 dite pure la vostra in 
risposta a questo post !
 
Se non lo avete ancora,
prenotatelo dal vostro 
libraio di fiducia (ve lo farà 
appositamente arrivare  
in pochi giorni)   oppure 
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on line ! ! !
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Come accade in quel periodo, il venerdì sera estivo televisivo si conclude con una proposta francese a carattere musicale, ritrasmessa dalla TSI: si tratta di una nuova puntata del bel ciclo dedicato ai virtuosi del pianoforte, siano essi interpreti classici o jazzisti, ideato da un musicista che, a quanto leggiamo dalle più aggiornate biografie, è morto da poco meno di un anno (ottobre 2012), Jack Dieval. Abbiamo trovato in rete una sua composizione di quegli anni, da lui stesso eseguita con la sua formazione, dal titolo Green water:

Interviene per primo Samson François (il poeta maledetto della tastiera, il cui primo maestro fu nientemeno che Pietro Mascagni), alle prese con un Preludio (quello in la BWV 543) di Johann Sebastian Bach trascritto da Ferenç Liszt:

E' poi la volta di un po' di sano jazz con Duke Ellington: di lui abbiamo diffusamente parlando nello scorso post del Focolare, ma ci sembra giusto mostrarvi qui una mirabile esibizione, assieme ai suoi accompagnatori ritmici, in Costa Azzurra, all'aperto, soprattutto al cospetto del pittore e scultore spagnolo Joan Mirò. Il brano in questione è The shepherd:

Con questo prezioso documento filmato termina il nostro viaggio nella discreta e agile TV estiva targata 26 luglio 1968. Vi ringraziamo per l'attenzione e vi aspettiamo qui per altri ricordi vacanzieri sottolineati dai transistor diurni o dai televisori serali debitamente accesi.
Per intanto, buone vacanze a tutti coloro che stanno già godendone o sono in procinto di farlo.
A prestissimo ! ! !
CBNeas
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Potrete ascoltare
CESARE 
BORROMETI
ospitedi
   MASSIMO EMANUELLI   nella rubrica settimanale
STILE  ITALIANO
diffusa da varie radio web ed FM
in diverse collocazioni
dipendenti da emittente
a emittente.
Appuntamenti in web radio: 
www.talentwebradio.com (Martedì 30 luglio, ore 21,00 - da confermare -)
                              www.radiofree.it
(Giovedì 1° agosto - data da confermare e orario da definire -)
www.radiomareitalianetwork.co.uk 
(Sabato 3 agosto, ore 18,00 - da confermare -)

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