Chi sono i Trouble Vs Glue? Lo potete scoprire nell’intervista a Toni Cutrone.
Scrive Nicola Giunta a proposito del loro Die Trauerweide
Sempre su vinile nero tirato a 300 copie esce il nuovo lavoro di uno dei gruppi-feticcio dello sconquassato pentolone Borgata Boredom: Trouble Vs Glue. Duo equamente genderizzato, Lui (Trouble) pesta su batteria e synth (spesso in contemporanea) e canta, Lei (Glue) invece maltratta chitarre, campionamenti e chincaglieria cheap di natura imprecisata, cantandoci sopra con voce monocorde e infantile. Ne vengono fuori dieci tracce che vanno avanti per poco più di mezz’ora mescolando chitarre (no) wave, ritmi danzerecci e melodie minimal-synth altamente godibili, che ti rimangono incollate in testa dopo un paio di ascolti. Il tutto condito con una buona dose di approccio dadaista a tinte teutoniche (Felix Kubin docet) e un’ottima perizia strumentale.
Aprono i Nohaybandatrio (avant-math-hardcore)
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