Venerdì del libro (178°): GALAPAGOS

Da Marisnew
Cara Lilli,

per questo nuovo appuntamento con l'iniziativa di HomeMadeMamma ho deciso di proporti un libro che ho scoperto grazie alla cara 'povna, i cui consigli (o s-consigli) letterari sono sempre interessantissimi.

Qualche venerdì fa lei scrisse un post su GALAPAGOS di Kurt Vonnegut.
Un romanzo a me sconosciuto, di un autore altrettanto sconosciuto.
Logicamente, stuzzicata dalla sua recensione, non ho perso troppo tempo e me lo sono procurata: l'ho letto, l'ho apprezzato e adesso voglio parlartene.
Lo farò in modo un pò informale però, perchè per le note più tecniche ti rimando a quanto scritto magistralmente dalla 'povna, appunto.
Galapagos è un romanzo davvero originale.
Un breve accenno alla trama, tratto da anobii:
"Una voce narrante racconta la storia di una crociera alle Galapagos svoltasi nell'anno 1986, quando ancora gli umani erano dotati di "grossi cervelli" e potevano quindi lasciarsi "sedurre dai misteri". Amplificando i modi di Conrad, Vonnegut mette in scena una possibile fine del mondo e la conseguente odissea dei sopravvissuti che, sbarcati dopo il disastro su un'isoletta, si adatteranno all'ambiente dando persino una svolta ai meccanismi evolutivi."
Ecco, già queste poche informazioni potrebbero incuriosire, vero? 
Ma io ti dirò di più, Lilli: è proprio un libro che si distingue dalla massa, non solo per questa trama intrigante, ma anche per come si dipana la storia.
L'autore innanzitutto fa una serie di salti avanti e indietro nel tempo, in modo anche un pò disordinato. O almeno potrebbe essere questa l'impressione a primo impatto: invece leggendo, man mano, tutto viene a galla, tutto si incastra, tutto trova spiegazione. Anche quell'apparente disordine diviene sensato.
C'è una vena divertente nella narrazione, c'è dell'ironia, ci sono personaggi un pò fuori dagli schemi. E poi è bella l'idea dell'io narrante che guarda le vicende dal di fuori, ma allo stesso tempo dall'interno, perchè solo pian piano si scoprirà di chi si tratta e  come abbia pieno titolo di fare da cicerone in questa storia. A me è piaciuto molto, insomma. Ringrazio la 'povna per avermelo fatto conoscere e lo consiglio a mia volta.
Allo stesso tempo, però, leggendolo ho avuto l'impressione che sia quel genere di libro che può risultare un pò indigesto. Uno di quei testi che o  intriga e stupisce piacevolmente per la sua originalità (e parlo sia della trama che della costruzione e dello stile) o che proprio a causa di questa finisce con il lasciare interdetti.
A te, Lilli, e a chi passa di qui che effetto potrebbe fare? C'è un solo modo per scoprirlo: leggerlo. 
:-)

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I suggerimenti di questo venerdì del libro su altri blog li trovi elencati QUI

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