Magazine Famiglia

Venerdì del libro (187°): LUNA SENZA INVERNO

Da Marisnew
Cara Lilli,

oggi per seguire l'iniziativa di HomeMadeMamma ti parlo di un libro letto non molto tempo fa, LUNA SENZA INVERNO di Alberto Camerra, un autore indipendente.

Credo che già il titolo del romanzo possa dare un indizio sul tema trattato: a chi non viene in mente, all'istante, il mondo dei nativi americani? 
E infatti Luna senza inverno è il nome indiano di Tami, la protagonista del libro, una giovane donna mezzosangue dallo spirito indipendente e dal fascino innato, capace di suscitare grandi passioni.
Tami vive un momento delicato della sua esistenza, è decisa a conoscere più a fondo le sue origini Hopi e a comprendere il significato del suo misterioso "dono" (ha delle visioni a cui non riesce a dare spiegazione).

Avrà un viaggio da intraprendere a cavallo della sua vecchia moto (ribattezzata "Agonia") nella polverosa Arizona dei giorni nostri, per raggiungere una riserva indiana dove sa che troverà uno dei due giovani uomini che si contendono il suo amore, inseguita dall'altro dei due, un poliziotto bianco.

Le figure di riferimento per Tami sono un vecchio sciamano e un'anziana messicana cieca (che mi è molto piaciuta). Essi sanno leggere nel suo cuore più di quanto non sappia fare Tami stessa. 
Dunque, Lilli: il tema dei nativi americani mi intriga, non lo nego, e perciò ho affrontato la lettura di questo romanzo senza pensarci su due volte.

Posso dirti che nel complesso l'ho trovato piacevole, scorrevole, a tratti davvero interessante. 

Non mi ha però preso fino in fondo come avrei voluto accadesse, forse perchè la storia, che è anche bella, mi ha lasciato alla fine della lettura un senso come di incompiuto.
Non so se riesco a spiegarmi, perchè si tratta di sensazioni molto personali. Ciò che intendo dire è che ciò che viene narrato, il presente di Tami, è come se fosse un pò sospeso...

C'è un passato di cui man mano il lettore viene a messo a conoscenza tramite una sorta di flashback e c'è un futuro di cui di intuisce qualcosa nel finale.Ma il passato resta comunque un pò oscuro, mentre il finale è arrivato secondo me un pò troppo in fretta, all'improvviso, come se fosse scaduto il tempo a disposizione mentre mancavano ancora dei passaggi per dare un senso più pieno alla storia.Ecco quindi ciò che avrei gradito in questo libro: più pagine dedicate al passato e al futuro.Ma questa è solo la mia opinione di lettrice, perchè tu lo sai che mi piace scriverti approfondendo più le emozioni che mi suscita una lettura che non facendo osservazioni "tecniche", che lascio a chi le recensioni le fa per mestiere. 

"Luna senza inverno", che ti ripeto nel complesso mi è piaciuto, lo consiglio a chi ama le storie dei nativi americani e apprezza quel tipo di cultura e i risvolti soprannaturali che possono emergere, tra sciamani e visioni premonitrici.
Venerdì del libro (187°): LUNA SENZA INVERNO

<< Scansò un nuovo sperone di roccia all'ultimo momento, non era pentita della scelta di muoversi con i mocassini morbidi. Avvertiva una simbioisi unica con la terra, udiva i lamenti e gli avvenimenti, la sofferenza e la grande energia che vibrava contro la pelle, percepiva un legame diretto e profondo.>>


I suggerimenti di altri blogger per questo venerdì del libro li trovi elencati QUI

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog